“Unifg si prende cura di noi – un progetto per la cura dell’inclusione e dell’interculturalità degli studenti” è il titolo dato ad un progetto approvato in sede di Senato Accademico, nel 11 febbraio 2025, e con delibera del Consiglio di Amministrazione, nel 27 febbraio dello stesso anno. Volto al potenziamento dei servizi e degli interventi a favore degli studenti, così come da D.M. 809/2023, il progetto ha l’ambizione di dare risposte impattanti nell’ambito delle finalità espresse dal ministero con riferimento, tra le altre, all’incremento delle opportunità di occupabilità nel breve periodo (un anno dal conseguimento del titolo).
Per perseguire questo obiettivo, il Centro di Bilancio di Competenze e Orientamento alla Carriera, con la supervisione della delegata rettorale all’orientamento, prof.ssa Daniela Dato, e della delegata rettorale al placement, prof.ssa Mariangela Caroprese, insieme all’Area Orientamento e Placement, ha proposto l’utilizzo di una metodologia particolare, poco diffusa in Italia per finalità di ricerca-azione, ma potenzialmente perfetta per il contesto universitario: la Human Library. La Human Library, o biblioteca vivente, è una vera e propria biblioteca, formata da un catalogo di libri consultabili (ascoltabili), pronti a raccontarsi, e lettori, interessati ad ascoltare i racconti e porre domande, nei limiti delle regole condivise in fase di tesseramento. La biblioteca vivente, dunque, si sovrappone ad una biblioteca tradizionale per struttura e modalità di fruizione, ma se ne differenzia per la valenza fortemente emotiva che una persona dal vero può rappresentare.
Le biblioteche viventi nascono nel 2000 in Danimarca, per mano e mente dei fratelli Abergel, e si sono diffuse in tutto il mondo grazie, anche, ai molteplici attestati di interesse e riconoscimenti di efficacia da parte di grandi istituzioni, soprattutto europee (il Consiglio d’Europa è tra questi). L’idea di partenza dei fratelli Abergel è stata di favorire l’incontro tra danesi e immigrati, contrastando così la sempre crescente violenza che in quel periodo dilagava all’interno della nazione nei confronti degli stranieri. Ma la biblioteca vivente non è “solo” questo, può essere anche un dispositivo di orientamento particolarmente efficace grazie all’ascolto di esperienze vicarie (Bandura, 2000) che influiscono non solo sulla totalità di informazioni a disposizione per discernere consapevolmente tra le scelte possibili in una realtà complessa come quella odierna ma, soprattutto, sulle dimensioni dell’autostima e dell’autoefficacia.
Da questi presupposti, parte l’iniziativa del Centro di Bilancio di Competenze e Orientamento alla Carriera: una Human Library dedicata all’orientamento formativo-professionale attraverso libri viventi che raccontino le proprie storie formativo-professionali ed entrino nel vivo delle professioni. Per cominciare, la sperimentazione riguarderà esclusivamente il Dipartimento di Studi Umanistici e sarà un’esperienza pilota per la successiva Human Library for Placement che riguarderà l’Ateneo tutto. Il catalogo di libri, in questa prima esperienza, includerà moltissime delle figure professionali in uscita dei Corsi di Laurea del Dipartimento di Studi Umanistici, illuminando le molteplici sfaccettature e declinazioni del sapere umanistico. I libri viventi saranno propriamente formati a raccontarsi, facendo ordine tra i propri vissuti, e questo rappresenterà un grande valore aggiunto per gli stessi libri, che potranno riflettere attivamente sul loro passato, presente e futuro.
I destinatari di questa prima esperienza saranno, pertanto, gli studenti del Dipartimento di Studi Umanistici e i risultati attesi confluiscono nella maggiore prontezza di carriera e nella migliore conoscenza del mondo del lavoro, da una prospettiva raramente battuta, quella degli stessi professionisti, che ogni giorno svolgono le professioni con passione, impegno, dedizione. Inoltre, uno dei risultati attesi riguarda la stessa istituzione che, attraverso eventi di questo genere, può migliorare la propria reputazione sia tra gli interni, ovvero studenti, laureati e tutto il personale testimone dell’evento e coinvolto nel processo di realizzazione (employer reputation), sia tra gli esterni, come enti, imprese e più in generale tutti gli stakeholders del territorio (academic reputation).
Ti piacerebbe renderti disponibile per giovani ragazzi e ragazze che stanno cercando di capire se il tuo lavoro può fare al caso loro? Sei interessato a raccontare ai nostri studenti/laureati la tua storia professionale diventando, per un giorno, un “libro vivente”? Scrivi una mail a bilanciocompetenze@unifg.it per esprimere la tua apprezzatissima disponibilità!