Un mese e mezzo di lavoro, sette minuti per presentare le proprie soluzioni davanti a una giuria di esperti innovatori e venture capitalist. È il banco di prova che hanno affrontato gli studenti dell’Università di Foggia e di H-FARM College nel grande campus di Roncade, in provincia di Treviso, uno degli hub dell’innovazione più importanti d’Europa. Le loro proposte, pensate per rispondere a bisogni reali di innovazione ed efficientamento delle imprese, sono state accolte con una valutazione che vale più di tanti complimenti di rito: “Con un po’ di tempo in più potrebbero portare risultati interessanti in termini di fatturato”. A pronunciarla sono stati gli ideatori di startup di successo del venture builder veneto, abituati a misurare le idee in termini di impatto e sostenibilità.
L’ultima tappa dell’intervento formativo si è svolta dal 24 al 26 novembre, ha coinvolto dodici aziende della Capitanata e dodici team di studenti, complessivamente ben ottantotto ragazze e ragazzi sono stati messi alla prova su casi di innovazione concreti. È il “primo tempo” di una sperimentazione che avrà una seconda tappa a Foggia, con un respiro ancora più ampio.
Un laboratorio di innovazione tra Roncade e la Capitanata
La convinzione emersa nei tre giorni di lavoro in Veneto è stata condivisa anche dalle dodici realtà imprenditoriali foggiane, sulle 113 aderenti al patto territoriale, coinvolte in questa prima edizione: Mantagroup, B-Lab, Apulia Hotel, Pharma Puglia, Sigma Group, Cericola, Fiordelisi, Bio Tecnology Services, Tekna Automazione, Gruppo Mercati di Città, Cereal.it.
“Abbiamo coinvolto 12 team e 88 ragazzi in questa esperienza straordinaria, vorremmo replicarla in Capitanata con il coinvolgimento di un numero maggiore di imprese partner del patto territoriale, ben 113, per poter allargare un’opportunità capace di rappresentare un vero valore aggiunto per studenti e imprenditori”, spiega Stefano Iorio, responsabile dell’Area Terza Missione e grandi Progetti dell’Università di Foggia, rappresentato nell’occasione dalla professoressa Annalisa Mastroserio, Cristina Di Letizia, Alfredo Di Noia, Luigi Marchitto, Maria Nobiletti e Valentina Di Francesco.
Il team di unifg sta lavorando proprio in questa direzione con l’iniziativa “Impact @pulia”, promossa nell’ambito del progetto “OPEN APULIA: Patto Territoriale per il Sistema Universitario Pugliese” e finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca. L’obiettivo è chiaro: consolidare il legame tra accademia, studenti e imprese, costruendo percorsi in cui i giovani entrano nelle aziende non come semplici osservatori ma come co-protagonisti di processi di ricerca e sviluppo.
Vivere davvero l’università, dentro le imprese
È una forma di didattica “sul campo”, che dall’Università di Foggia viene descritta così: “È un modo per vivere davvero l’università e mettere alla prova il proprio potenziale. È un’esperienza che avvicina concretamente gli studenti al mondo dell’innovazione e li spinge a collaborare, contaminarsi, creare. È da qui che nascono le startup del futuro e si creano azioni e interventi di marketing territoriale”.
Questa iniziativa rappresenta un passaggio importante per UniFg: un progetto che testimonia la volontà di costruire ponti tra università, imprese e territori, valorizzando le potenzialità del Sud Italia e generando un impatto reale anche in altri ecosistemi, come quello veneto. Il messaggio di fondo è che le idee nate in Capitanata possono dialogare alla pari con le esperienze di innovazione del Nord-Est, integrando competenze, visioni e approcci diversi.
Intelligenza artificiale, brand e nuove narrazioni
Fin dall’apertura dei lavori, dedicata al workshop “Uso del brand e degli agent per le imprese”, è apparso evidente che l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo chiave in questo nuovo corso. Il confronto ha visto la partecipazione del rettore Lorenzo Lo Muzio, della pro rettrice vicaria Donatella Curtotti, del presidente della Camera di Commercio di Foggia Pino Di Carlo, dell’executive director di H-FARM Antonella Sannella e dell’amministratore delegato Riccardo Donadon.
“Le nuove tecnologie e la cooperazione strategica possono rappresentare una leva potente per l’accelerazione degli investimenti e per cambiare le condizioni di contesto delle imprese, ma serve anche un cambio netto del paradigma narrativo”, è stato il messaggio condiviso. Non basta introdurre strumenti innovativi: bisogna anche imparare a raccontare in modo diverso ciò che accade nelle aziende, nei territori, nei percorsi formativi, superando stereotipi e narrazioni superate.
Turismo oltre la stagione: Apulia Sea Beyond e Slow Landscapes
Nel settore del turismo, l’esperienza in Veneto ha portato alla luce progetti che guardano alla Puglia in modo nuovo. Apulia Sea Beyond, sviluppato da Apulia Hotels insieme a un team di studenti dell’Unifg e di H-FARM College (Tommaso Tribuzio, Angelica Zamburlini, Domenico Leone, Daniel Marè ed Elena Massaro), è dedicato alla valorizzazione territoriale e alla destagionalizzazione dell’offerta. L’idea è rendere operative tutto l’anno due strutture ricettive di pregio, Baia dei Faraglioni e Isola di Pazze, attraverso due linee principali: matrimoni esperienziali nei mesi di spalla e corporate retreat durante l’inverno. Il sistema “on demand”, con costi modulari e attivazione dei servizi solo al raggiungimento di una soglia minima di prenotazioni effettuate con un chatbot Ai, riduce gli sprechi e apre a una nuova sostenibilità economica.
Su un binario parallelo si colloca “Slow Landscapes: una nuova vita per l’entroterra pugliese”, nato dall’incontro tra Apulia Hotel e il team assegnato di studenti. Il progetto affronta uno dei nodi più complessi del turismo regionale: la forte stagionalità delle destinazioni interne. A partire dai paesaggi dell’Alta Murgia e dall’unicità di Castel del Monte, gli studenti hanno immaginato un nuovo racconto del territorio, puntando su natura, tradizioni enogastronomiche, cultura federiciana e tranquillità come esperienze da vivere tutto l’anno.
L’idea è trasformare luoghi oggi frequentati quasi solo d’estate in mete desiderate anche in autunno e in inverno, con pacchetti esperienziali dedicati a coppie, viaggiatori internazionali e aziende in cerca di spazi per ritiri e incontri di lavoro. Suite con spa, laboratori di pasta, masterclass sul vino, tour UNESCO e attività outdoor compongono un’offerta articolata. Il tocco più originale è la creazione di un influencer virtuale ispirato a Federico II, generato con l’intelligenza artificiale: un ambasciatore digitale che racconta il territorio in chiave contemporanea e dialoga con le nuove generazioni.
Supermercati, giovani e intelligenza artificiale: Nunziatella e The Social Flyer
Dalla sfida lanciata da Gruppo Mercati di Città nasce un progetto che mette insieme automazione, comunicazione e comunità. “Nunziatella e The Social Flyer: reinventare il supermercato per la Next Gen” prende le mosse da due problemi concreti: i volantini tradizionali non parlano più ai clienti più giovani e la loro realizzazione richiede un’enorme quantità di lavoro manuale.
Gli studenti hanno immaginato una risposta in due step. Il primo è Nunziatella, un agente di intelligenza artificiale che analizza volantini, archivi, database prodotti e note interne, producendo in pochi minuti ciò che oggi richiede giorni di lavoro al reparto commerciale. L’AI diventa una collega digitale che individua errori, suggerisce correzioni, aiuta a definire il piano delle offerte e restituisce report operativi chiari.
Il secondo è The Social Flyer, un volantino ripensato in chiave social. I punti vendita vicini ai campus universitari vengono immaginati come community hub, spazi di socialità con eventi, workshop e contenuti digitali coinvolgenti. Il volantino si trasforma in una serie di brevi video, ricette, idee rapide per studenti, challenge e storytelling girati direttamente tra gli scaffali. Lo scopo non è solo promuovere i prodotti, ma costruire appartenenza, rendendo il supermercato un luogo riconoscibile e amato dalla Next Gen.
Cibo, salute e generazioni: dalla scienza pop alla frutta “energia”
Nel campo della sicurezza alimentare, BonassisaLab ha chiesto agli studenti come parlare di scienza del cibo a una generazione abituata a scorrere contenuti in pochi secondi. Il progetto “BonassisaLab e la sicurezza alimentare per la Gen Z: la scienza che parla giovane”, firmato da Valerio Ferrato, Vy Nguyen, Vincenzo Recca, Matteo Devidè e Isabel Trivella, parte da un dato significativo: sette persone su dieci fanno fatica a capire davvero le etichette alimentari. Tra disinformazione, diffidenza e sovraccarico informativo, i ragazzi cercano chiarezza e autenticità.
La risposta è una narrazione in quattro fasi: un contenuto video “shock” per mostrare quanto sia importante sapere cosa si mangia, una fase di spiegazione chiara del lavoro di laboratorio anche attraverso divulgatori come Geopop, una “challenge spesa da fuorisede” per portare la consapevolezza nella quotidianità e, infine, un ecosistema di contenuti continui – video, magazine, dietro le quinte – che costruisce una community informata e partecipe. I test effettuati dal team raccontano l’impatto: oltre il 50 per cento dei giovani reagisce emotivamente, più della metà dichiarerebbe di informarsi di più se il linguaggio fosse semplice e circa due terzi cambierebbero le proprie scelte di acquisto con contenuti costanti e chiari.
Con Cericola, azienda di Ordona leader nella produzione di frutta e verdura, il gruppo composto da Vaneja Božjeglav, Marco Azzarone, Mariangela Manzo, Jasmine Gechele e Giulia De Togni ha dato vita al progetto “Cericola Natural Fuel: la frutta diventa energia per gli atleti di tutti i giorni”. L’idea è superare la percezione della frutta come semplice “commodity” e legarla alla vita degli “everyday athletes”, persone che vivono il cibo come una fonte di energia, benessere e performance quotidiana.
Meloni e carciofi vengono raccontati come alimenti funzionali, associati a diversi momenti della giornata: idratazione al mattino, energia prima dell’allenamento, recupero dopo lo sforzo, leggerezza serale. I supermercati diventano luoghi di benessere con angoli dedicati, le palestre spazi naturali di distribuzione, mentre QR code, creator e contenuti digitali aiutano a tradurre la complessità nutrizionale in linguaggi comprensibili. Ne deriva un nuovo posizionamento per Cericola, più vicino alle esigenze delle generazioni attive.
Aria, salute e benessere: Eco+Tech e una nuova idea di casa
La qualità dell’aria che respiriamo negli ambienti chiusi è al centro del progetto “Eco+Tech: respirare meglio, vivere meglio”, sviluppato da Alessandro Ferrara Ferrara, Alessia Pitovacci, Alessandro Gallinaro e Martina Pinelli in collaborazione con Pharma Puglia.
L’inquinamento indoor è spesso invisibile, ma incide in modo significativo sulla salute. Gli studenti hanno scelto di unire tecnologia e natura, immaginando soluzioni facilmente applicabili in casa e negli spazi di lavoro. Le piante non sono più solo elementi decorativi, ma strumenti reali per migliorare l’aria, affiancate da dispositivi di purificazione in grado di ridurre le sostanze nocive. Eco+Tech propone così un sistema integrato in cui benessere, scienza e semplicità d’uso si intrecciano, facendo di Pharma Puglia un riferimento per un nuovo modo di intendere la salute domestica.
Aziende “invisibili” e intelligenza artificiale: il caso Tekna
Con Tekna Automazione, azienda foggiana con oltre trent’anni di esperienza nell’automazione industriale, gli studenti Michele Gualano, Rita Zhubi, Julian Boscolo e Martina Marinaccio si sono confrontati con un problema particolare: essere leader nel proprio settore, ma poco visibili dal punto di vista comunicativo.
Nel progetto “Tekna: dare voce all’eccellenza invisibile”, il gruppo ha analizzato la complessità dei settori in cui Tekna opera – porti, acciaierie, industria della gomma, energia – e ha messo in luce come il nodo principale non sia ciò che l’azienda sa fare, ma come lo racconta. La risposta è una nuova esperienza digitale capace di rendere comprensibili i progetti di revamping industriale, affiancata da un chatbot che guida clienti e tecnici nella comprensione dei servizi e da un AI Agent che supporta la generazione continua di contenuti. Tekna esce così dall’ombra del “best kept secret” e diventa più riconoscibile per chi cerca soluzioni complesse.
GENIA: l’AI che riduce i tempi della diagnosi genetica
Nel campo della genetica, Bio Technology Services ha coinvolto Gabriele De Santis, Alessandro Della Rocca, Beatrice Negrin ed Edoardo Paschetto in una sfida ad alto impatto umano: semplificare e velocizzare la scelta del test genetico più adatto per ciascun paziente.
Con “GENIA: l’intelligenza artificiale che accelera la diagnosi”, gli studenti hanno progettato un agente AI che, a partire dal quadro clinico e dai geni coinvolti, individua in pochi minuti i test più pertinenti, confronta i kit disponibili e restituisce un report chiaro al professionista. L’obiettivo non è sostituire l’esperto, ma liberare tempo, ridurre errori, accorciare i percorsi diagnostici e, in ultima analisi, arrivare più rapidamente alle cure. È una tecnologia che mette al centro le persone, prima ancora dei processi.
Sprout: la sicurezza sul lavoro in tutte le lingue
Nel lavoro con Fiordelisi, realtà agroalimentare radicata nel territorio e con una forza lavoro multietnica, Andrea Gitto, Marco Ronzoni, Rebecca Combi e Isabella Marcon, in sinergia con Angela Fiordelisi, hanno individuato una sfida quotidiana: la formazione obbligatoria sulla sicurezza spesso non è davvero compresa da tutti.
Da qui nasce “Sprout: la sicurezza sul lavoro che parla tutte le lingue”, una piattaforma mobile che propone micro-lezioni, videolezioni, quiz e monitoraggio dei progressi, con contenuti disponibili in più lingue e un assistente AI che corregge e chiarisce i dubbi in tempo reale. L’innovazione è insieme tecnologica e culturale: un ambiente di lavoro è più sicuro quando è anche più comprensibile, e ogni persona si sente parte di un percorso condiviso.
MANTA AI: la conoscenza tecnica che diventa accessibile
Nel settore aerospaziale e industriale, MANTA Group, guidata da Michele Frisoli, ha chiesto agli studenti di affrontare un tema comune a molte aziende complesse: l’enorme mole di conoscenza contenuta in manuali tecnici difficili da consultare.
Gli studenti hanno immaginato “MANTA AI: quando la conoscenza tecnica diventa immediata”, un agente conversazionale che permette ai tecnici di trovare in pochi secondi la procedura corretta, citando manuali, capitoli e paragrafi, traducendo documenti e segnalando scadenze operative. L’idea si estende anche all’onboarding del personale, alla gestione dei curricula e all’integrazione con sistemi IoT per la diagnostica predittiva. L’intelligenza artificiale diventa così un vero collega digitale, capace di ridurre errori, tempi morti e stress operativo.
Sigma Smart Wind: ascoltare le turbine per anticipare i guasti
Per Sigma, storica azienda del settore eolico, è stato proposto il progetto “Sigma Smart Wind: ascoltare le turbine per anticipare i guasti”.
Le turbine, spiegano, producono continuamente dati che spesso non vengono letti in modo sistematico. Smart Wind utilizza l’intelligenza artificiale per interpretare questi segnali, anticipare guasti e deterioramenti, programmare gli interventi nel momento più opportuno e ridurre i fermi macchina. Per Sigma significa più continuità produttiva e maggiore efficienza; per il territorio è un passo avanti verso una gestione più intelligente dell’energia rinnovabile.
Dal Nord-Est alla Puglia: un modello che si può replicare
La challenge finale, vinta dai progetti sviluppati con Bio Technology Services, Sigma e Gruppo Mercati di Città, ha dimostrato che il modello virtuoso del Nord-Est può essere adattato e replicato in Puglia. La sinergia tra pubblico e privato, con il coinvolgimento diretto degli studenti, si conferma una via maestra per disegnare una nuova traiettoria di sviluppo per la provincia di Foggia.
In questa prospettiva, l’Università di Foggia non è solo un luogo di formazione, ma un attore che costruisce ponti, genera innovazione e offre alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di capire, concretamente, che il futuro del territorio passa anche dalle loro idee.