L'internazionalizzazione, assieme alla ricerca e ad essa strettamente legata, è fondamentale per la crescita dell'università. L'Unifg, da sempre, pone particolare attenzione ai programmi di internazionalizzazione che diano la possibilità all'intera comunità accademica di confrontarsi con il mondo e arricchire le carriere.
Accanto ai programmi Erasmus previsti per gli studenti, infatti, esistono numerosi progetti, noti e meno noti, destinati ai docenti. Potendo confrontarsi con università straniere e portare le loro ricerche all'esterno, accogliendo contestualmente quelle internazionali, ogni docente contribuisce così ancor di più alla crescita dell'Ateneo.
Ad oggi l'Università di Foggia ha all'attivo piani ben definiti, gli Scholar Programs, che puntano proprio a consolidare il ruolo dell'Unifg nell'ambito della ricerca nazionale e internazionale promuovendo gli scambi.
A raccontarci, in un'intervista, come l'Unifg gestisce la mobilità internazionale dei suoi docenti è il prof. Fabio Santeramo, delegato del rettore agli Scholar Programs.
Come si muove l’Università di Foggia per la promozione e l’incremento dell’internazionalizzazione?
L’Università di Foggia è da tempo impegnata in attività volte a promuovere e incentivare le attività di internazionalizzazione. In continuità, e con rinnovato spirito di miglioramento della nostra Istituzione, il piano strategico di Ateneo si prefigge di attuare interventi volti a sostenere l’internazionalizzazione. Nello specifico, il piano intende intensificare gli scambi internazionali dei docenti, incrementare il numero di professori e ricercatori provenienti da Università ed Enti di ricerca esteri, e consolidare il ruolo svolto dall’Ateneo nell’ambito della ricerca nazionale e internazionale.
Quanto i programmi di internazionalizzazione dedicati a professori e ricercatori sono importanti per la crescita di un Ateneo e perché è così importante che tutti ne siano a conoscenza?
I programmi di internazionalizzazione sono fondamentali per lo sviluppo delle Università per almeno tre motivi: in primo luogo, le risorse disponibili per progetti di ricerca di rilievo internazionale sono sempre più ingenti rispetto a quelle stanziate da istituzioni, enti e imprese locali; inoltre, la sempre più globale competizione scientifica richiede la produzione di ricerche scalabili e transnazionali; infine, la mobilità internazionale favorisce il trasferimento di competenze e saperi, processo che genera nuova conoscenza, e quindi accresce la cultura dell’Istituzione. E’ quindi fondamentale non solo progettare e promuovere programmi di internazionalizzazione, ma anche profondersi in attività informative (come la presente, ndr.) che possano favorire una diffusa mobilità di professori e ricercatori.
Quali sono i risultati raggiunti dall’Unifg sul tema l’internazionalizzazione?
L’università di Foggia, come appena evidenziato, promuove numerose attività per favorire l’internazionalizzazione e la mobilità di docenti e ricercatori. La partecipazione e il coordinamento di progetti di ricerca internazionali, il coinvolgimento in attività istituzionali in collaborazione con Istituzioni internazionali, oltre alla capacità di accogliere studiosi internazionali, dimostrano che il percorso intrapreso è adeguato e gli sforzi profusi sono efficaci.
Ha inciso, e se sì quanto, la pandemia sulla crescita dei programmi di internazionalizzazione e sulla partecipazione agli stessi?
L’emergenza pandemica ha rappresentato da un lato un ostacolo alla mobilità internazionale, dall’altro un’opportunità di accelerazione di un nuovo paradigma dell’Accademia nel quale resilienza e facoltà di innovare l’offerta didattica e le attività di ricerca sono qualità necessarie. Nello specifico, la capacità mostrata dall’Università di Foggia di programmare e offrire - in tempi rapidi - attività formativa in modalità telematica ha favorito il proseguimento del processo (di internazionalizzazione) che non si è mai arrestato e, invero, attualmente beneficia di formule innovative, quale, ad esempio, la mobilità da remoto.
Scholar Programs, che racchiude tutte le opportunità di scambio per i docenti, è ora reso noto a tutti anche tramite iniziative mirate come una newsletter dedicata. In cosa consiste l’iniziativa che è stata avviata?
In linea con quanto evidenziato, e quindi con la finalità di favorire una maggiore e diffusa conoscenza delle opportunità che i docenti e i collaboratori di ricerca potrebbero cogliere, saranno rese note, con dovizia di particolari, le caratteristiche dei principali (e dei meno noti) programmi di promozione delle attività in entrata e in uscita (incoming e outgoing, ndr.) di docenti e collaboratori di ricerca (e.g. post-doc e specializzandi). In particolare saranno indicate le scadenze, i destinatari delle opportunità, le percentuali di successo, e altre caratteristiche dei programmi di scambio, a beneficio di una programmazione non solo a breve termine, ma anche a medio-lungo termine: un ulteriore, concreto, impegno dell’Università di Foggia per promuovere e favorire l’internazionalizzazione.