Tra le attività previste nello Short Master “Technological Core Competencies and Digital Transformation” proposto dal Prof Luca Grilli in collaborazione con il Grant Office dell’Università degli Studi di Foggia, la prova finale prevede che ogni studente dello Short Master, in collaborazione con un “Ricercatore per l’impresa”, prenda in carico un problema o una richiesta proveniente da un’azienda partner dell’università (con queste imprese è stata realizzata in precedenza una settimana di “full immersion”), e realizzi un progetto relativo a tale problema o richiesta, individuando una possibile soluzione ed eventuali bandi attivi per finanziare il progetto.
Tra le 23 aziende coinvolte, c'è il “Gruppo Casillo”, una food company leader mondiale nella lavorazione e nella distribuzione del grano duro e uno dei maggiori protagonisti nel mercato del grano tenero. Dopo una settimana passata nella città di Budapest, sono stati individuati alcuni temi di interesse per l’azienda ed è stato scelto un problema di innovazione e trasformazione digitale sul quale sviluppare il progetto.
La necessità del Gruppo “Casillo” era tanto semplice nell’obiettivo da raggiungere quanto complessa da realizzare: trovare un metodo, a partire da un insieme di grani con caratteristiche chimico-organolettiche diverse, per trovare le giuste selezioni e proporzioni per ottenere una miscela il più vicina possibile a delle caratteristiche chimico-organolettiche desiderate. A seguito della richiesta Casillo aggiunge: “È un problema multidimensionale molto difficile da risolvere, quindi, se avete problemi nel dimensionare un progetto, posso proporvi una richiesta più semplice”. La coppia costituita dal corsista dello Short Master e dal Ricercatore d’Impresa (tutor) decide di accettare la sfida.
Il team abbinato all’impresa, formato da un discente del Master, dott. Andrea Carbone e l’Assegnista d’impresa dell’Università di Foggia,Dott. Giacinto Sgarro, definisce il progetto e inizia a lavorare ad un modello funzionante basato su tecniche di AI, sotto la supervisione del Prof Luca Grilli, Direttore del “Data Analytics and Artificial Intelligence Lab”.
Durante la prova finale ogni corsista, affiancato dal tutor e dal team del Grant Office, presenta alle aziende e al comitato scientifico i propri progetti. Ne deriva un confronto entusiasmante, si manifesta quanto la cooperazione tra aziende e università sia essenziale per la crescita del territorio della capitanata. Progetti di marketing innovativo, QR code, NFT, nuovi materiali e nuovi progetti sono lì, stesi su carta, studiati nei minimi dettagli, pronti ad essere messi in moto per la crescita dell’azienda. Non solo progetti e idee ma anche prototipi o modelli funzionanti (non richiesti per l’esame finale), volti solo a dimostrare quanto il capitale umano di questo territorio sia adatto ad accettare le nuove sfide che la tecnologia e la digitalizzazione ci pongono. E tra i modelli presentati vi era anche il modello: “Mixture Model Genetic Algorithms based”, un modello matematico-informatico basato sull’intelligenza artificiale, che simulando i comportamenti biologico-evoluzionistici delle popolazioni come crossover, mutazione e selezione, è in grado di convergere verso le soluzioni migliori. In questo caso, la miscela perfetta di farine!
In particolare, dal punto di vista dell’utente è necessario solo inserire nell’algoritmo il numero di grani a disposizione, le rispettive caratteristiche chimico organolettiche, e, per ultimo, le caratteristiche chimico organolettiche che si desidera abbia la miscela desiderata. L’algoritmo in pochi secondi restituisce come uscita QUALI grani e quali PERCENTUALI utilizzare di ognuno di questi per ottenere una miscela dalle caratteristiche il più vicine possibile a quelle desiderate.
Per il gruppo “Casillo” tanto stupore, quasi incredulità. Da un progetto direttamente ad un modello funzionante (seppure in versione “Toy Model”). Il futuro di questo progetto ora è tutto da scrivere, ed è decisamente in discesa. Ma da questa esperienza alcune conclusioni si possono trarre.
Il team di ricerca, nelle persone del prof. Luca Grilli e del dott. Giacinto Sgarro, hanno dimostrato quanto siano indispensabili per il territorio, ma anche quanto il territorio sia capace di esprimere un immenso potenziale che ancora in parte non riesce ad essere sfruttato. L’interdisciplinarità è un valore aggiunto come in questo caso: un matematico, un ingegnere biomedico e uno studente di economia, hanno risolto un problema nato da un’azienda del settore agroalimentare.