“Non rinunciate mai ai vostri ideali”: Luciana Lamorgese incontra gli studenti Unifg

Il Ministro dell'Interno e il dialogo con gli studenti dell'Università di Foggoa

Lamorgese
Francesca Romana Cicolella

“Voi portate avanti principi non contaminati, tenete conto di questi senza mai fare un passo indietro. Questi principi sono quelli che faranno della società del futuro la società giusta.”
Così il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese si è rivolta agli studenti dell’Università di Foggia nella giornata del 17 gennaio. Un momento importante quello dell’incontro, seguito ai vertici che hanno visto la ministra protagonista della lotta all’antimafia foggiana. Dopo gli incontri in prefettura, l’annuncio del rafforzamento dell’attenzione e della sicurezza sul territorio e l’inaugurazione dell’associazione antiracket, la Lamorgese ha tenuto particolarmente ad un confronto diretto con i giovani di questa città.

“Le chiedo, Ministro, di stare sinceramente vicino ai nostri studenti, loro rappresentano il coraggio e l’orgoglio di Capitanata.” Ha detto il Rettore Pierpaolo Limone a margine del suo indirizzo di saluto, durante il quale ha ricordato le numerose attività dell’Università volte alla creazione di una cultura dell’antimafia che faccia la differenza. Con la vicinanza concreta delle forze dell’ordine “proviamo ogni giorno a tenere alte le coscienze e sradicare quei comportamenti che fanno insinuare erba cattiva sulle buone piante”, ha sottolineato il Rettore, ricordando anche i dialoghi antimafia organizzati dall’università e raccontando al Ministro i numerosi progetti in corso. Con il pnnr, infatti, l’Unifg sta avendo occasione di attuare azioni che cambiano il volto dell’Ateneo e della città tutta, con il chiaro intento di rendere la cultura e i suoi giovani i veri protagonisti di questo territorio.

Proprio i giovani studenti di questo Ateneo, che il rettore stesso definisce “il nostro vero investimento”, sono sempre più parte attiva di un processo di cambiamento concreto. Sono stati, non a caso, anche i veri protagonisti dell’incontro svoltosi nell’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici. Cinque studenti, in rappresentanza delle cinque aree scientifiche dell’Università di Foggia, si sono fatti portavoce delle istanze dei loro colleghi. Hanno rivolto domande alla Ministra, ringraziandola per la presenza ma chiedendole, soprattutto, vicinanza e impegno utili a non perdere quella speranza che li muove ogni giorno. 

La presenza degli studenti, i loro stimoli diversi, hanno fatto sì che l’evento divenisse momento di dialogo e confronto sui più svariati temi. Si è parlato di sicurezza integrata e dell’importanza che può assumere per il territorio foggiano, ci si è soffermati sulla povertà educativa e sull’importanza di sostenere l’impresa e le risorse del territorio. “La scuola e l’università hanno un ruolo fondamentale nel far sentire gli studenti parte di una comunità, quindi soggetti attivi nella stessa.”, ha sottolineato la Ministra rispondendo alla studentessa che le ha chiesto come un educatore potrebbe lavorare in un territorio in cui la povertà educativa è un tema caldo e attuale. Partire quindi dalla formazione e dal senso di comunità per affrontare i problemi: su questo la Ministra si è trovata concorde con gli studenti, dando loro spunti importanti di crescita e riflessione. 

“Il senso di squadra qui può fare la differenza” ha detto la Lamorgese alla studentessa di economia che le ha sottolineato quanto importante sia pensare al sostegno all’impresa e agli imprenditori in un territorio martoriato dalla criminalità e dalla cultura del compromesso. 
Dalla formazione all’economia, passando per l’impresa agricola e arrivando ad una riflessione profonda sulla salute e sulla situazione attuale stimolata da una studentessa di medicina: l’evento di Ateneo è stato in buona sostanza occasione fondamentale per un confronto concreto e utile, un ulteriore passo avanti per l’Università di Foggia e la sua missione, per la città tutta.

L’incontro del Ministro dell’Interno con gli studenti foggiani è stato seguito e partecipato anche online. Quasi duemila persone hanno seguito l’evento online e tutte le testate, locali e nazionali, hanno scelto di dare ampio spazio al momento e alla voce dei giovani, esempio di coraggio, perseveranza e speranza.

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