Nell’ambito dei festeggiamenti dei 25 anni dell’Università di Foggia, il Dipartimento di Economia ha organizzato, nelle giornate del 19 e del 20 novembre, due importanti eventi che hanno affrontato, con diverse prospettive, il tema dell’internazionalizzazione grazie soprattutto al prezioso contributo dei relatori presenti. In particolare, la prima giornata dedicata all’evento “L’internazionalizzazione come hub e strumento di sviluppo sociale, economico, ambientale”, ha visto presenti relatori appartenenti ad istituzioni ed enti impegnati quotidianamente con l’internazionalizzazione che ne hanno non solo sottolineato l’importanza ma anche delineato le dinamiche dello sviluppo territoriale e culturale, facendo emergere da una parte i punti di forza per la formazione degli studenti e dall’altra le opportunità per le imprese.
L’evento ha preso avvio con i saluti istituzionali del Rettore Lorenzo Lo Muzio che ha ricordato l’impegno costante dell’Università di Foggia nell’internazionalizzazione, nell’accoglienza e nell’inclusione grazie soprattutto al lavoro del personale coinvolto e del corpo docente. Successivamente, il Direttore del Dipartimento di Economia, prof. Pasquale Di Biase, ha evidenziato l’eccellenza nei progetti internazionali grazie ai docenti del Dipartimento e l’importanza di legare le attività accademiche anche di terza missione al territorio. A seguire, l’Assessore alle Attività Produttive, Politiche del Lavoro e Piano del Commercio del Comune di Foggia, il dott. Lorenzo Frattarolo ha definito il ruolo del Comune di Foggia nel promuovere e rilanciare le imprese locali. Ha, poi, introdotto i lavori la Prof.ssa Mariantonietta Fiore, nel suo ruolo di Delegata del Rettore all’internazionalizzazione e di organizzatrice dei due eventi insieme al team del dipartimento di Economia del progetto transnazionale GPS, dott. Fedele Colantuono e dott.ssa Maria Rosaria Maschio: in particolare, ha sottolineato l'importanza dello scambio culturale internazionale come elemento fondamentale per la crescita sociale ed economica degli studenti, che potranno diventare futuri imprenditori, innovatori o accademici. Difatti, ha evidenziato come l’attività scientifica didattica e di ricerca internazionale di ricercatori e docenti permette di creare benefici partendo da un approccio bottom-up e connettendo i diversi stakeholder.
L’internazionalizzazione è stata poi trattata dai diversi relatori per approfondirne gli aspetti ad essa collegati, tra i quali: ambientali, sociali ed economici. In primo luogo, la professoressa Raffaella Brumana del Politecnico di Milano (POLIMI) che, attraverso l’illustrazione del movimento New European Bauhaus, ha sottolineato la necessità di trasferire agli individui una consapevolezza tecnologica e culturale per promuovere un miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente, per favorire una successiva integrazione in network internazionali.
Il dott. Michele Mazzola del Ministero dell’Università e della ricerca (MUR), invece, ha declinato l’internazionalizzazione trattando aspetti meramente più tecnici, definendo quelle che attualmente sono le strategie e le opportunità del MUR nazionali ed internazionali per il sistema accademico al fine di attrarre studenti e ricercatori internazionali e promuovere nuove collaborazioni transnazionali, tra queste il programma TNE nell’ambito del PNRR, in cui l’Università di Foggia è parte attiva con diverse progettualità. A seguire, il Dott. Andrea Bianco del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), che visiterà l’UNIFG a marzo con alcuni Diplomatici, ha illustrato le diverse opportunità di carriera diplomatica agli studenti presenti, ricordando come ogni esperienza lavorativa di collaborazione internazionale possa essere un processo di arricchimento personale e professionale.
È intervenuta poi la Dott.ssa Alessandra Barnaba della Camera di commercio Italo-Orientale illustrando la storia dell’ente che ha l’obiettivo, con la sua presenza sul territorio da oltre 100 anni, di aiutare le imprese del Made in Italy promuovendo l’abbattimento delle barriere culturali, sociali ed economiche che le imprese possono incontrare durante la fase di networking internazionali.
Nel medesimo obiettivo si colloca l’intervento della Dott.ssa Ada Lattanzio, membro del direttivo di Italian Managers for International Trade (IMIT), che ha sottolineato le sfide comuni che quotidianamente le piccole-medie imprese affrontano nell’affacciarsi a contesti internazionali. In particolare, ha ricordato come risorse umane qualificate e l’accesso a finanziamenti regionali e nazionali permettono di fronteggiare le difficoltà esistenti e di creare nuove realtà imprenditoriali capaci di sfruttare al meglio le opportunità globali aprendosi a nuovi mercati.
A seguire, la dott.ssa Valentina Cianci (SplashMood), co-founder di diverse start-up studio del territorio foggiano, ha illustrato come l’utilizzo del metodo LEAN, applicato ad ecosistemi transnazionali e sociali, favorisce l'innovazione e la creazione di nuove imprese in contesti globalizzati. L'accento è stato posto sull'importanza di un mindset imprenditoriale orientato alla sperimentazione rapida, all'apprendimento continuo e alla resilienza, elementi fondamentali per navigare i complessi mercati internazionali.
Durante l’evento, inoltre, è stato presentato dalla dott.ssa Margherita Pasquini e dalla presidentessa australiana Ainslie Moore il progetto “Climate Action Network for International Educators” la cui finalità è quella di guidare e supportare gli educatori internazionali in tutto il mondo nell'intraprendere azioni coraggiose a favore del clima, fornendo libero accesso alle informazioni per accrescere l'ambizione collettiva del settore. L’Università di Foggia sarà la prima università italiana a siglare questo accordo per le iniziative di sostenibilità già intraprese e quelle che saranno attuate le quali sono state descritte dal prof. Giulio Cappelletti, delegato del Rettore alla sostenibilità.
È stata declinata poi l’internazionalizzazione dell’Università di Foggia con gli interventi del Prof. Gianluigi De Pascale e del Dott. Fedele Colantuono che hanno illustrato i progetti che vedono coinvolto il dipartimento di Economia, in collaborazione con università estere per il raggiungimento degli obiettivi di networking internazionale.
Fra i progetti presentati: Horizon CORENET che mira a sviluppare una rete di advisor sulle filiere corte nel settore agroalimentare attraverso la condivisione delle conoscenze europee; tra i progetti Erasmus+ citati : Cl4Bio che mira a individuare tecniche e metodi di insegnamento creativo per la promozione dell’economia circolare; SAMEXPERIENCE che intende a sviluppare metodi di gestione della sostenibilità internazionali, digitali, flessibili e personalizzati; ENGINE che ha l’obiettivo di individuare le conoscenze, le skills e le competenze necessarie all’imprenditoria delle zone rurali; MATH4SUSTAINABILITY che punta alla promozione delle discipline STEM per diffondere l’apprendimento dei concetti di sostenibilità ambientale. Infine, Dott. Stefano Iorio ha illustrato i quattro pilastri per lo sviluppo ed impatto dei progetti sul territorio, vale a dire l’innovazione, la crescita, la scalabilità e la replicabilità, che un progetto deve avere per essere vincente e per generare effetti positivi nei diversi contesti. Inoltre, il Dott. Colantuono ha ricordato l’ultimo successo raggiunto dall’Università di Foggia nell’ambito dei finanziamenti destinati a iniziative educative transnazionali TNE con la vittoria di quattro proposte progettuali che impegnano UniFg nella collaborazione internazionali con diverse università italiane e soprattutto numerosi paesi del mondo.
L’evento ha visto la partecipazione di oltre 70 persone, tra studenti, professori, tecnici amministrativi e stakeholder vari del territorio, in particolare aziende, contribuendo alle attività di terza missione e stakeholder engagement del Dipartimento.
Nella seconda giornata, dedicata al Kick-off Meeting del progetto TNE “Green & Pink for Sustainable Education”* di cui l’Università di Foggia è Lead Partner e la prof.ssa Mariantonietta Fiore è la responsabile scientifica, l’internazionalizzazione è stata affrontata in una declinazione più pratica.
Tenutosi presso la Sala Consiglio del Rettorato, assieme alle 9 università italiane partner del progetto, sono state affrontate le diverse attività che permetteranno di creare mobilità fra studenti e docenti dei 10 paesi coinvolti come Marocco, Cambogia, Palestina, Argentina, Brasile, China, Vietnam, Georgia, Kenya e Thailandia. Sarà possibile, sia per gli studenti italiani che internazionali, fruire di nuovi corsi e di corsi specializzanti orientati a soddisfare i needs e i gaps che emergeranno durante le diverse fasi di progetto. I temi si baseranno su quattro dimensioni fondamentali:
- Transizione ecologica, monitoraggio dell’inquinamento e della terra, modellamento, paesaggi e patrimonio culturale;
- Strumenti economici-sociali-finanziari per la riduzione della degradazione del territorio e la rivitalizzazione delle aree rurali marginali;
- Medicina e innovazione sociale con un forte enfasi sull’uguaglianza di genere e sugli strumenti digitali sostenibili;
- Genere per la sostenibilità, innovazione tecnologica e didattica innovativa.
L’evento rappresenta l’inizio di una serie di attività che vedranno coinvolti i diversi dipartimenti dell’Università di Foggia insieme ad altre 9 università italiane per i prossimi 19 mesi, con importanti sviluppi e risvolti, non solo accademici, ma di impatto culturale e sociale anche per il territorio e la comunità locale.
*”Green & Pink for Sustainable Education” – CUP: D74G23000280006 - Sottomisura T4 “Iniziative Transnazionali in materia di istruzione”, Investimento 3.4 “Didattica universitaria e competenze avanzate” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università”, promuove la realizzazione di iniziative educative transnazionali (TNE) – Decreto Direttoriale n. 167 del 03-10-2023.