Il 2 dicembre 2025 l’Università di Foggia e il Policlinico Riuniti accenderanno i riflettori su un tema sempre più cruciale per la sanità contemporanea: la Medicina di Genere.
L’iniziativa, intitolata “Medicina Genere Specifica: un passo etico e un dovere scientifico”, si svolgerà presso l’Aula Turtur del Policlinico a partire dalle ore 8.00 aprendo il dialogo a tutte le professioni sanitarie.
L’incontro nasce con l’obiettivo di mettere al centro del dibattito le differenze biologiche, psicologiche e sociali legate al genere, che influenzano in modo significativo prevenzione, diagnosi e risposta ai trattamenti clinici. Un tema che, negli ultimi anni, si è imposto come necessario paradigma scientifico ed etico per una medicina più equa e personalizzata.
La giornata prenderà avvio con i saluti delle principali figure di riferimento dell’Ateneo e del Policlinico:
- Lorenzo Lo Muzio, Rettore UniFg
- Giuseppe Pasqualone, Commissario Straordinario del Policlinico
- Sandro Spataro, Direttore Generale UniFg
- Maurizio Margaglione, Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Foggia
- Alessia Saltarelli, Rappresentante dell’Associazione Studentesca AreaNuova dell’Università di Foggia
- Alessandro Petrarota e Maria Rita Ingravallo, Rappresentanti del SISM dell’Università di Foggia
- Pierluigi Nicola De Paolis, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Foggia
- Amalia Quotta, Rappresentante dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Puglia
La forte partecipazione istituzionale evidenzia infatti la volontà comune di consolidare percorsi formativi orientati all’equità e alla personalizzazione delle cure.
Il programma si articolerà in tre momenti tematici che accompagneranno professionisti e studenti in un percorso trasversale tra ricerca, clinica e nuove prospettive sociali.
1. Prima sessione
Coordinata dal Prof. Antonello Bellomo, la prima parte della giornata affronterà il contributo degli indicatori di genere nella ricerca biomedica grazie all’intervento della Prof.ssa Annamaria Moretti.
A seguire, le relazioni dedicheranno spazio alle opportunità non ancora pienamente sfruttate della gender equity negli studi clinici, al rapporto tra medicina e complessità identitaria, alla prevenzione vista attraverso il prisma dell’equità. Un confronto che offrirà un quadro chiaro sull’importanza di includere sistematicamente la variabile di genere nei modelli di ricerca.
2. Seconda sessione
Nella seconda sessione, moderata dalla Prof.ssa Maria Pia Foschino Barbaro, l’attenzione si sposterà sulle implicazioni pratiche della Medicina di Genere nella clinica quotidiana.
Tra i temi trattati:
- la farmacologia declinata secondo sesso e genere,
- le specificità cardiovascolari,
- gli effetti del fumo nelle diverse popolazioni.
Un percorso che evidenzia come la variabilità biologica – spesso trascurata – influenzi l’efficacia terapeutica e debba essere integrata nelle scelte cliniche.
3. Terza sessione
La sessione conclusiva, guidata dalla Prof.ssa Annamaria Petito, entrerà nel vivo di aspetti emergenti e ancora poco affrontati nel dibattito pubblico.
Tra gli interventi spiccano approfondimenti su:
- chirurgia di riassegnazione in Italia,
- minoranza, stress e benessere psicologico,
- denatalità e ruolo del ginecologo nella società attuale,
- differenze immunologiche tra i generi,
- aspetti endocrinologici della transizione di genere.
Un insieme di riflessioni che invitano a ripensare il concetto stesso di salute alla luce della complessità identitaria e sociale del presente.
Con il coordinamento scientifico del Prof. Antonello Bellomo e della Prof.ssa Annamaria Petito, la giornata si propone come un appuntamento imprescindibile per chi opera, o si prepara a operare nel mondo della sanità.
La Medicina di Genere, infatti, rappresenta oggi una frontiera decisiva per garantire qualità, equità e appropriatezza delle cure. Approfondirla significa contribuire a costruire una medicina realmente su misura della persona e dei suoi bisogni.