Caserma Miale: il fascino dell'inizio

Un importante passo per l'Unifg e la città di Foggia: l'editoriale del rettore

Rettore
Pierpaolo Limone

Gli inizi hanno un fascino indescrivibile, diceva Molière. E ci piace pensare con lui che questa avventura dell’Università alla Caserma Miale nel cuore di Foggia, immersa in un piccolo polmone verde, i notissimi ‘giardinetti’, a loro volta ricadenti sulle arterie principali della città, sia esattamente così: affascinante e allo stesso tempo come un corpo umano sano e ricco di funzioni vitali.

Ci piace scrivere così questa nuova pagina e immaginare tanti percorsi pratici e simbolici; pratici perché l'Università ha bisogno di spazi, biblioteche, aule, laboratori; simbolici perché la Miale è fulcro di una memoria collettiva che può produrre l'apertura di un dibattito pubblico sul destino della città e innescare comportamenti virtuosi per la ripresa, la rinascita e la costruzione del futuro. Un rinnovato assetto urbanistico è in grado di generare un aumento della fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni; basti pensare alla portata innovativa delle ricerche sulle attuali tendenze socio-economiche secondo cui la fiducia è il prodotto di una relazione virtuosa tra crescita economica, sviluppo sociale e benessere individuale.

Sulla base di questo assunto l’Università si pone oggi come ponte di connessione tra cittadino e territorio attraverso questa forte azione di recupero di un bene immobile in grado di garantire allo stesso tempo pratica fruizione e rigenerazione urbana. Cultura, contrasto alle povertà educative, formazione continua e dell'educazione in chiave di life long learning saranno a vario titolo declinati di concerto con le forze del territorio, nella fattispecie della Regione Puglia, che ha reso concreto questo sogno a lungo accarezzato. Gli inizi, si diceva, hanno fascino; ma producono anche una magica alchimia che rende chiari orizzonti di intervento fino a ieri nebulosi. Sogniamo nuovi slanci e rinnovata vitalità per una zona pur centralissima che ha patito disagi di vario genere, a cominciare dall’addio di tanti commercianti costretti a cessare le loro attività.

Oggi si volta pagina. E inizia un lungo viaggio che contiamo di fare con la nostra sempreverde generazione di studenti e con il sostegno dei cittadini, la maggior parte, che al riscatto ci credono, e al ‘non si può’ non si arrendono.