Dal 10 al 21 novembre si svolge in Brasile la COP 30, la 30ª Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che quest’anno avrà luogo a Belém, nel cuore della Foresta Amazzonica.
La Conferenza delle Parti rappresenta il più grande evento globale dedicato alle discussioni e ai negoziati sul cambiamento climatico. Le “Parti” sono i 198 Paesi (197 più l’Unione Europea) che prenderanno parte all’incontro, necessario per definire i prossimi passi da compiere a livello mondiale nella lotta al riscaldamento globale.
Nei prossimi giorni, dunque, i riflettori del mondo saranno puntati sul problema più grave che l’umanità dovrà affrontare e risolvere nei decenni a venire. Un problema che riguarda tutti noi, anche nel quotidiano, poiché possiamo ormai constatare direttamente gli effetti del clima che cambia: estati sempre più siccitose, eventi meteorologici estremi come
alluvioni, tempeste, grandinate distruttive e ondate di calore. Fenomeni che diventano via via più frequenti e intensi, mettendo a dura prova la vita delle persone e l’economia globale.
L’obiettivo principale nella lotta al climate change è ridurre fino ad azzerare le emissioni di gas climalteranti in atmosfera, in particolare dell’anidride carbonica (CO₂). Le soluzioni passano attraverso la decarbonizzazione dell’economia, riducendo progressivamente fino a eliminare l’uso dei combustibili fossili — carbone, petrolio e gas — e favorendo al
contempo l’efficienza energetica, il risparmio e l’impiego delle energie rinnovabili.
Un ruolo fondamentale spetta anche alla lotta alla deforestazione e alla piantumazione di nuovi alberi, per rafforzare la funzione positiva della vegetazione nell’assorbire l’anidride carbonica presente in atmosfera.
L’Università di Foggia è particolarmente sensibile a queste tematiche e opera, con tutte le sue componenti, per contrastare il cambiamento climatico. Lo fa educando i propri studenti attraverso corsi incentrati sulla sostenibilità ambientale, promuovendo ricerche sul riscaldamento globale e partecipando a progetti internazionali dedicati al contrasto del
climate change.
L’Università di Foggia è inoltre la prima università italiana ad aver aderito al progetto CANIE – Climate Action Network for International Educators. L’obiettivo di CANIE è promuovere azioni concrete per il clima da parte delle università di tutto il mondo e diffondere pratiche sostenibili su scala globale.
In base a questo accordo, UniFg si impegna a: identificare azioni specifiche per il clima in diverse aree strategiche;
raggiungere obiettivi misurabili; monitorare e rendicontare i progressi; garantire trasparenza e condivisione dei risultati all’interno della rete internazionale; promuovere il coinvolgimento e la consapevolezza tra studenti, docenti e personale,
diffondendo una cultura della sostenibilità all’interno dell’Ateneo.
Per maggiori informazioni su CANIE, visita il sito web: https://canie.org/