Lo scorso 23 marzo si è svolto, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, un’attività convegnistica, pensata ed organizzata dall’Associazione Studentesca “Area Nuova” intitolata “VIAGGIO NELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: TRA ETICA, DIRITTO E FUTURO” e alla quale hanno preso parte illustri relatori come il prof. Maurizio Ricci, l’Avv. Mele, il Dott. Pasquale Annicchino, il prof. Giandomenico Salcuni e il prof. Stefano Aterno.
Come suggerisce il nome stesso, nel corso di questo convegno abbiamo cercato di fare un rapidissimo ma efficacissimo viaggio nell’intricato mondo dell’intelligenza artificiale passando dall’indagine sul rapporto che lega l’intelligenza artificiale alla responsabilità civile, al rapporto tra l’intelligenza artificiale ed il diritto del lavoro.
A tal proposito gli studenti Paola Mancini e Francesco Pio Savino, entrambi consiglieri del dipartimento di giurisprudenza, hanno realizzato un Podcast, grazie allo spazio ad esso dedicato dall’Unifg, proprio per parlare degli argomenti principali di questa iniziativa.
Nel corso del tempo sono state fornite molte definizioni di intelligenza artificiale, ognuna espressione di un differente punto di vista ma tutte, chi più chi meno, allineate sul concetto di creare programmi informatici o macchine capaci di comprendere comportamenti che riterremmo intelligenti. La maggior parte degli studiosi è concorde con la definizione data da John McCarthy, uno dei padri fondatori della disciplina in disamina, il quale descriveva il sistema di IA come un processo “consistente nel far sì che una macchina si comporti in modi che sarebbero definiti intelligenti se messi in atto da un umano.”
L’indagine sulla responsabilità civile nell’ambito degli scenari di intelligenza artificiale in senso stretto e in ipotesi di produzione del danno è cruciale nell’ottica dell’implementazione concreta dei singoli progetti oltre che della loro sostenibilità economica in vista degli sviluppi orientati al mercato.
La progettazione, la costruzione, la commercializzazione e l’utilizzo dei robot, nonché la fornitura di servizi attraverso i robot, sono suscettibili di costituire fonte di responsabilità extracontrattuale o aquilina che il nostro ordinamento recepisce all’art. 2043 c.c. Detta responsabilità che può sussistere anche in difetto di dolo o colpa nelle ipotesi di cui gli artt. 2047-2054 c.c. cd. oggettiva o quasi-oggettiva o indiretta in cui l’attribuzione prescinde dallo stato soggettivo in capo all’agente per fondare l’imputabilità su elementi diversi.
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er quanto concerne invece l’aspetto prettamente lavoristico, l’intelligenza artificiale pone problemi di non poco momento circa la tutela dei dati del lavoratore, in quanto lo Statuto dei Lavoratori non riesce a tutelare i dati dei lavori in modo adeguato, soprattutto con riguardo all’industria 4.0. Inoltre, si deve considerare che i sistemi di intelligenza artificiale forniscono al “datore di lavoro” notevoli vantaggi, tra cui l’incremento sostanziale della velocità di produzione del prodotto e la diminuzione degli oneri economici gravanti sull’imprenditore e di conseguenza, l’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale porterà ad un drastico aumento della disoccupazione.
Per saperne di più non dimenticate di ascoltare il Podcast su “Unifg Pills” su Spotify.