In occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2022, il delegato alla Terza Missione prof.Giovanni Messina, unitamente all'AreaTerza Missione in collaborazione con l'Area Comunicazione dell'Università di Foggia e l'apporto fondamentale del dott.Fabio Iascone, attraverso lo strumento del Cineclub universitario Cinemafelix, hanno proposto al Senato Accademico di offrire in visione ai propri studenti e all'intera Comunità "Il figlio di Saul", film di un allievo di Bèla Tarr, Làslò Nemes, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 2015, del premio Golden Globe e del premio Oscar del 2016 come miglior film straniero.
La visione di questo film è stata preceduta da quella di un altro film trasmesso il 20gennaio, a sua volta importante in occasione degli ottant’anni dalla Conferenza di Wannsee (20.01.1942), dove 15 alti funzionari del Terzo Reich decisero lo sterminio del popolo ebraico. Il film in questione è ”Conspirancy-Soluzione finale“.
La visione di questi due film ha permesso agli studenti universitari di poter partecipare ad un evento formativo in grado di poter toccare con mano le atrocità commesse ai danni del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Prima , durante e dopo la visione dei film hanno partecipato al commento tecnico, fornendo esaustive delucidazioni in merito l’argomento trattato, i prof.ri Aldo Ligustro (ordinario di Diritto Internazionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza), Stefano Picciaredda (associato di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici) e Eusebio Ciccotti (docente di Storia del Cinema) della nostra Università.
Il professor Ligusto ha ricordato che, tutt’oggi, ci sono ancora manifestazioni di antisemitismo e varie espressioni di razzismo e di intolleranza , per non parlare dei genocidi in atto in Myammar, o nei confronti delle minoranze in Cina. La giornata della memoria ha proprio la funzione di approfondire questi temi al fine di accrescerne la consapevolezza soprattutto nelle nuove generazioni.
Il professor Ciccotti ha invece sottolineato l’importanza dei dialoghi durante il film, la recitazione degli attori, nonché il fatto che fino al 1956 questi temi non venivano trattati al cinema. Era come se si avesse paura di parlare dei campi di concentramento, come se si volesse dimenticare, il pubblico voleva pensare ad altro. Questi film peraltro diventano tristemente attuali perché ci ricordano che non sono cose del passato, ma che il passato può tornare e il conflitto attuale tra Russia e Ucraina ce lo dimostra. Il film é un dramma da camera.
SINOSSI FILM
Inverno del 1942. Il grande inverno russo aveva frenato l’avanzata dell’esercito nazista verso Mosca, durante la Seconda guerra mondiale. Per la prima volta, il Reich nazista ‘eterno’ era messo in discussione dallo stato dei combattimenti sul territorio, ma anche negli stessi corridoi del potere tedesco. In quei giorni, quindici ministri, dirigenti e autorevoli esponenti nazisti, si riunirono in una residenza di campagna innevata sulle rive di un lago, a Wannsee, vicino Berlino, per dibattere gli aspetti tecnici di quella che sarebbe stata la Soluzione finale (del problema ebraico). “In due ore, questi uomini cambiarono il mondo per sempre”. La conquista della Polonia ha portato il numero degli ebrei totali dai due milioni iniziali agli otto milioni al termine della campagna di Russia. Cosa farsene di questi ebrei? Il generale Heydrich propone un piano di «evacuazione». In realtà ben poco servirà questa riunione , in quanto il destino degli ebrei è già scritto, il generale Heydrich e il colonnello Ehichmann avevano già deciso tutto (in accordo con Hitler). A presiedere la riunione il generale Reinhard Heydrich (interpretato da Kenneth Branagh), mentre l'organizzazione e gestione dell'evento sono affidate al colonnello Eichmann (Stanley Tucci).
Il nome più conosciuto da noi studenti era senz’altro quello di Adolf Eichmann, diventato una sorta di icona dello sterminio dopo il rapimento, il processo e la conseguente esecuzione a morte da parte dello Stato d’Israele nei primi anni ’60. Il padrone di casa, capo diretto di Eichmann, qui rappresentato come efficace galoppino, arrivato buon ultimo, guidando in prima persona un aereo, è Reinhard Heydrich, soprannominato il macellaio di Praga, governatore del Protettorato di Boemia e Moravia e numero due delle SS, dopo Heinrich Himmler.
Molte sono le soluzioni a questo piano di evacuazione. Il dottor Stuckart vorrebbe operare sempre nei limiti della legalità, supportato anche dal dottor Kritzinger . Il divario si fa sempre più grande quando si decide il piano di attuazione dell’evacuazione. Un colpo d’arma da fuoco per ogni ebreo sarebbe oltremodo costoso. Heydrick condivide l’idea del maggiore Lang di impiegare il gas, molto meno costoso e più ‘igienico’.
Tra un cosciotto di pollo e un bicchiere di vino si decide il piano dell’evacuazione. Terminatala riunione, con il sottofondo di un quartetto di Schubert, ogni cosa ritorna al suo posto, la tavola viene sparecchiata, i documenti occultati. Ognuno torna al proprio ufficio, le luci si spengono. L’ultima inquadratura ritrae la luce della luna che si riflette sul tavolo della riunione. Nei titoli di coda si mostrano le conseguenze di questa scellerata conferenza e il destino di ogni partecipante.
COMMENTO
Per il professor Ciccotti il film è una tragedia all’interno di una grande sala, l’unico personaggio che ha un abito blu è il dottor Krietzenger, invece Stuckart è un giurista che propende per la sterilizzazione e non per lo sterminio degli ebrei. La sterilizzazione garantisce l’esito voluto. Lo sterminio potrebbe fallire l’obiettivo. I riferimenti culturali sono tanti, Nietzche, in primo luogo. Heichmann confessa di aver paura a viaggiare con l’aereo. Heydrich controbatte dicendo che gli piacciono le altezze. Nietzche infatti diceva che l’uomo che osa deve andare in alto, deve sprezzare il pericolo. «Nella vita bisogna osare, altrimenti diventa una vita piatta».
Non è un semplice piano di evacuazione ma di sterminio. La mano d’opera degli ebrei sarebbe stata utile e, se la Germania non avesse invaso più fronti, essi sarebbero stati utili per vincere la guerra. Il film stupisce perché racconta di come questi uomini hanno parlato di una cosa terrificante, quale lo sterminio di un intero popolo, come se si trattasse di costruire una nuova strada o progettare un nuovo ponte.
Un’altra curiosità riguarda il regista del film, perché Frank Pierson ha combattuto e vissuto la seconda guerra mondiale.
IL FIGLIO DI SAUL
Nella giornata del 27 gennaio 2022, giornata della memoria, noi studenti abbiamo avuto l’opportunità di guardare un altro capolavoro del cinema, film che ha ricevuto molti premi ambiti nel mondo del cinema, come il golden globe al miglior film straniero, premio Oscar miglior film straniero, gran premio speciale della giuria. Il film è un pugno nello stomaco.
La visione del film è stata preceduta dal commento del professor Ligustro: “é un film terribile” queste sono le parole del professore, un film dissimile dagli altri su questo tema, claustrofobico e disturbante. Esso ci parla dei SONDAR KOMMANDO (squadre speciali), squadre di internati che“accoglievano” gli ebrei . Al loro arrivo, li invitavano a fare una doccia calda, con la promessa che dopo li avrebbe attesi una bella minestra. Una volta fatti entrare nelle camera a gas il Sondar Kommando si occupava di raccogliere i loro effetti personali, caricavano quindi, su dei carretti, i loro corpi per poi portarli nei forni crematori. Furono di fatto anche loro dei carnefici, ma a “TEMPO DETERMINATO”, perché dopo qualche tempo gli sarebbe toccata la stessa sorte. Film di questo genere, dice il professor Ligustro, servono da monito per non far accadere più le stesse atrocità. Primo Levi diceva in “Se questo é un uomo”: "PURTROPPO QUESTI SONO EVENTI CHE NON SI POSSONO DIMENTICARE, MA CHE SI DEVONO CONOSCERE,NON E’ PURA RETORICA.”
Il dott.Campagna sottolinea che questo é il film definitivo sull’Olocausto. Il professor Picciaredda ci ha quindi raccontato come funzionava una fabbrica della morte come Auschwitz, pensata e strutturata secondo i modelli dell’industrialismo, della chimica, della psicologia.
SINOSSI FILM
Saul Ausländer membro ungherese del Sonder kommando, mentre sgombera e pulisce una delle camere a gas, vede sopprimere, dai medici nazisti, un ragazzo inspiegabilmente sopravvissuto alla gassificazione. L'uomo, che sostiene che il ragazzo morto sia suo figlio, vuole evitargli la cremazione, per offrirgli una degna sepoltura. A questo scopo si mette alla ricerca di un rabbino che reciti il KADDISH.
COMMENTO POST FILM
Il professor Ciccotti ci fa notare come la camera è in movimento, quasi addosso al personaggio. Il piano sequenza viene riutilizzato intorno agli anni sessanta, ma anche ottanta, novanta. Il regista di oggi cerca anche egli di adottare questa tecnica, una tecnica che esclude il lavoro di montaggio in quanto il girato che viene proposto al pubblico è cosi com’è, senza tagli.
La camera diventa un occhio incollato davanti e dietro al protagonista.Lo sfondo dei corpi è sfocato, come se fossimo d’avvero nella camera a gas. Il vero occhio, siamo noi. Importante la scena dove alcuni Sonderkommando cercano di fotografare i corpi, proprio per evitare che le prove venissero cancellate. Quelli che conoscevano il tedesco, ovviamente erano avvantaggiati. Più si comportavano male con i propri compagni, più ricevevano dei premi come coperte, cibo, agevolazioni.
Altro film importante, dai temi molto forti, è «LA PASSEGGERA» di Munk(1963), sul mondo dei campi di concentramento. Il mondo dei campi di concentramento inizia ad essere oggetto cinematografico ‘spettacolare’,dagli anni novanta in poi, grazie allo spielberghiano «Schiendler’list», che in ebraico viene tradotto come (L’INGANNO DI SCHIENDLER).
COMMENTO PERSONALE
Dopo aver visto entrambi i film, non si può non commentare quello che si è visto.Ricordare a volte fa male. Entrambi i film raccontano come la malvagità umana possa spingersi oltre i limiti, proprio come il discorso sulla vita fatto da Heydrich, le sue parole sono un chiodo fisso nella mia mente: «NELLA VITA SI DEVE OSARE».
Nel primo film mi ha colpito molto la semplicità e la pacatezza di alcuni membri della Conferenza di fronte a tale problema, mi ha colpito inoltre come il film si chiude, tutto ritorna ad essere come se nulla di cosi tremendo fosse accaduto o fosse stato deciso. Il riflesso della luna sul tavolo a fine film, significa che occorre lottare tra le tenebre che la vita ci mette davanti per trovare la luce della speranza.
Riguardo al FIGLIO DI SAUL, mi ha colpito molto l’ingente numero di persone «ammassate» nei forni , le persone «grasse» erano le prime che venivano fatte entrare, l’ipocrisia dietro quel «vi attenderà una bevanda e una minestra calda»,per non parlare di quei corpi nudi che potevano avere un futuro, corpi di ragazze ,ragazzi che potevano essere qualcuno nella vita, che potevano realizzare i propri sogni, erano lì nudi, spogli, sporchi, buttati a terra, alcuni anche agonizzanti, la loro vita portata via, ancora prima che potesse fiorire.
QUESTO E’ il compito dei SONDER KOMMANDO, assistere e resistere a questo massacro, ripulendo il sangue da terra e gettando nei fiumi palate di cenere umana.
MAIDIMENTICARE!