È stata appena resa nota la Classifica Censis delle Università Italiane 2021, un utile strumento pensato per indirizzare gli studenti nella scelta futura del proprio percorso formativo e giunto quest’anno alla sua ventunesima edizione. Sono 64 le graduatorie che compongono la classifica e che si propongono di descrivere, analizzandone tutti gli aspetti più importanti, l’andamento degli atenei italiani. Tra i parametri presi in esame ai fini della valutazione, rientrano anche i dati relativi a strutture disponibili, servizi erogati, livello di internazionalizzazione, nonché capacità di comunicazione – anche in termini mediatici – e di occupabilità.
Su scala nazionale, si apprezza immediatamente la crescita delle immatricolazioni del 4,4% nell’anno accademico 2020-2021, che mette in luce il successo delle misure emergenziali messe in atto per contrastare l’impatto della pandemia sulle scelte dei giovani: una crescita che non fa altro che confermare il trend positivo degli ultimi sette anni.
Ciò che preme maggiormente sottolineare è il passaggio dal gruppo dei piccoli atenei statali a quello dei medi atenei statali dell’Università di Foggia, che va ad occupare il decimo posto (sui 16 posti totali) con un punteggio complessivo medio di 82,2. L’ateneo foggiano, che per anni ha ricoperto le primissime posizioni nel gruppo dei piccoli atenei, grazie all’elevato numero di iscritti, sfonda quest’anno la soglia del 10.000 iscritti, registrando un incremento delle immatricolazioni del 33% (contro il 4,4% della media nazionale) collocandosi nel gruppo capeggiato tutt’oggi dall’Università di Trento. Quest’ultima, con un incremento di ben 16 punti dell’indice relativo all’internazionalizzazione, ha guadagnato un punteggio complessivo di 97,3, assicurandosi nuovamente la prima posizione in classifica. Si segnala un ottimo risultato anche per quanto riguarda l’internazionalizzazione: qui l’Unifg ottiene la sesta posizione con 84 punti contro gli 81 dello scorso anno accademico; migliora anche il punteggio relativo alle strutture che passa da 76 a 84.
Da segnalare sono, in particolare, i dati inerenti alla didattica, nell’ambito dei quali l’ateneo foggiano può vantare alcune primissime posizioni tra tutti gli atenei statali. Il corso di laurea magistrale di Scienze Pedagogiche e della Progettazione Educativa conquista il secondo posto assoluto tra le università statali e quello magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria la terza posizione. Anche il corso di laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive e in Scienze e tecnologie agrarie si posizionano bene nella classifica generale, occupando rispettivamente il quinto e il sesto posto assoluti.
Dati, questi, che confermano la crescita e il sempre maggiore successo dell’Università di Foggia, proiettata verso la modernità e l’innovazione in ogni campo, per garantire agli studenti iscritti e a quelli futuri gli strumenti per un percorso formativo in linea con le esigenze del territorio locale e nazionale.