Clinica antimafia, un nuovo strumento per affermare il valore della legalità

Il progetto promosso da ex studenti Unifg prevede percorsi di formazione e protocolli d'intesa per le aziende 

clinica antimafia
ilaria di lascia

Una visibile spinta al cambiamento e uno strumento per riaffermare il valore della legalità supportando le imprese del territorio. È con queste priorità che nasce la Clinica Antimafia, un progetto promosso da ex studenti dell’Università di Foggia, aggiudicatario del finanziamento pari a 30mila euro - il massimo del contributo ammissibile -del bando della Regione Puglia “PIN - Pugliesi Innovativi” che supporta i giovani imprenditori di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che intendono realizzare progetti imprenditoriali innovativi ad alto potenziale di sviluppo locale e con buone prospettive di consolidamento, rafforzando le proprie competenze.

A risultare vincitori del finanziamento sono stati il Dott. Felice Piemontese, laureato in Diritto Amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia e vincitore nel 2018 del premio di laurea “Francesco Marcone” bandito dalla Fondazione Monti Uniti, volto ad onorare le vittime della mafia e della criminalità nella Provincia di Foggia, ed oggi studente del Dottorato di Ricerca inter-Ateneo delle Università di Foggia e Siena con un progetto di ricerca sul controllo sugli atti e sugli organi degli enti locali come strumenti di prevenzione e contrasto alla corruzione ed alla criminalità organizzata, e l’Avv. Eliana Mercuri, laureata in Diritto Amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia e Dottore di Ricerca nel 2017 con un progetto di ricerca sui contratti pubblici e, in particolare, sulle politiche dell’anticorruzione in materia di appalti pubblici. Oggi entrambi collaboratori della prof.ssa Francesca Cangelli, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università di Foggia presso il nuovo Dipartimento di Economia, Management e Territorio.

“Mi auguro che la collaborazione con l’Università di Foggia continui anche attraverso la nuova Clinica Antimafia, che ben potrebbe operare in sinergia e collegamento con il nuovo DEMeT, per incontrare le esigenze del territorio – ha dichiarato la docente – Sono, infatti, previste attività formative e di sensibilizzazione per le imprese mediante incontri organizzati affinché, attraverso l’adozione di specifici protocolli di legalità, si possa prevenire il rischio di essere soggetti di informazione antimafia interdittiva”.

Il progetto, fanno sapere, intende, inoltre, fornire una consulenza amministrativa-legale alle imprese della Provincia di Foggia colpite da interdittiva antimafia: provvedimento prefettizio che consiste nell’attestazione della sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi delle società o imprese interessate e tendente più che altro a impedire che la mafia o in generale la criminalità organizzata penetri e si infiltri all’interno dell’economia legale.

Duplice è infatti l’obiettivo perseguito: in primis avviare dei percorsi di formazione, grazie al supporto accademico, per illustrare, ad enti e imprese, gli strumenti legislativi utili alla prevenzione e le disposizioni in materia di documentazione antimafia.

L’iniziativa mira inoltre ad offrire un supporto alle aziende e alle società, specie quelle che operano in settori giudicati “sensibili”, per scongiurare il rischio che possano subire ingerenze mafiose da parte della criminalità organizzata. Attraverso la stipula di protocolli di intesa con la Camera di Commercio e la Prefettura si punta, infatti, a creare una rete di imprese che adottano determinati modelli di legalità, istituzionalizzando e dando avvio a tali percorsi virtuosi.