La firma, attesa per anni, rende concreto un progetto che l'Università di Foggia e l'intera città attendevano da molto tempo. La Caserma Miale, nella parte che prima ospitava la Scuola di Polizia, sarà di proprietà dell'Università di Foggia. L'acquisto, reso possibile grazie al supporto e al contributo della Regione Puglia, è stato reso noto nei mesi scorsi. Oggi, con uno speciale evento svoltosi proprio nella sede della Caserma Miale, è stato già possibile presentare il progetto di quel che sarà.
"Abbiamo voglia e necessità di costruire il futuro. Questa sede ha ospitato la Scuola di Polizia e questo le fa onore, ora che la scuola non c'è più dobbiamo pensare a come riqualificare uno spazio così importante, guardando avanti nel modo migliore senza rimpiangere il passato." Ha sottolineato il Rettore dell'Università di Foggia Pierpaolo Limone mostrando le slide raffiguranti il progetto in divenire. La Caserma Miale, una volta ristrutturata, ospiterà un'aula magna, aule studio e didattica e l'intero comparto amministrativo dell'Ateneo. La governance dell'Unifg, quindi, lavorerà direttamente dalla nuova sede, a stretto contatto con DIA e magistratura che già occupano la restante parte della Caserma Miale. Un connubio casuale ma in realtà importante e simbolico quello tra organi di azione giuridica e antimafia e università, che sancisce ancor di più l'impegno per la rinascita e la crescita della città combattendo la criminalità organizzata.
"L'Università è il presidio di qualità da cui Foggia deve ripartire" ha sottolineato anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, presente alla cerimonia del 7 giugno. Il suo ringraziamento sincero all'Ateneo come fonte di crescita della città è stato accompagnato dalle parole forti e sincere di tutti i presenti.
Alla giornata hanno infatti preso parte, oltre al Presidente Emiliano e al Rettore Limone, il Prefetto Carmine Esposito, il Procuratore capo della DDA Bari Roberto Rossi, il vice direttore amministrativo della Dia Antonio Basilicata e l'assessore al bilancio Raffaele Piemontese.
Se il capo della DDA Rossi ha sottolineato che "questo progetto, vero luogo di bellezza, è una risposta forte all'apparente invincibilità della criminalità organizzata", il prefetto ha ribadito che "questa è anche una grande occasione per eliminare alcune etichette che Foggia si porta addosso." Forte e incisivo, quindi, il messaggio ribadito dagli attori che nella riqualificazione della Caserma Miale ad opera dell'università stanno credendo particolarmente. Il connubio di giustizia e cultura risulta, ora più che mai, unica fonte di salvezza e speranza per un futuro che è tutto da costruire. "Far stare gli studenti dove operano DIA e magistratura ha un forte valore concreto oltre che simbolico" - ha infatti ribadito il direttore Basilicata. "Questo progetto" - ha aggiunto - "rende chiaro che la mafia si combatte con la cultura e che ora stiamo facendo un passo avanti anche per la riqualificazione urbanistica di Foggia".
Incisive anche le parole dell'assessore Piemontese, che ha messo l'accento sulla "consapevolezza che oggi viviamo in una città che sta cercando un nuovo destino attraverso valori positivi."
Il lavoro forte, intenso e corale risulta quindi essere fondamentale per dare vita ad un progetto che assume un valore immenso per l'università e la città. La voglia di fare, di combattere la criminalità e di promuovere la cultura con e per le nuove generazioni è stato il fil rouge di questa giornata. Il "non siamo disposti a fermarci" scandito a gran voce dal Prefetto ha segnato una giornata in cui la commozione ha fatto da padrone. Il Rettore Limone ha tenuto a ringraziare quanti, come il Direttore Generale Teresa Romei e gli staff dell'Ateneo, stanno lavorando a questo progetto, ribadendo quanto importante sia per la comunità accademica sapere di poter fare ancor di più e di avere questo nuovo spazio. L'attesa e la commozione si è percepita forte anche tra gli studenti e i dottorandi, presenti all'incontro e pronti a popolare i nuovi spazi Unifg.
La cerimonia è stata seguita dalla stampa e dalle autorità cittadine con partecipazione. Il prossimo step, dopo il rogito previsto per il mese di settembre, è l'avvio dei lavori strutturali.