Oasi “Laguna del Re”: incontro tra natura e agricoltura

L'escursione organizzata dal DAFNE in occasione della Settimana della Biodiversità Pugliese

Oasi “Laguna del Re” - Manfredonia
Oasi “Laguna del Re” - Manfredonia
Anna Bonasia e Giulia Conversa

Il 23 maggio, in occasione della Settimana della Biodiversità Pugliese, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE) Unifg e il Centro Studi Naturalistici ONLUS (CSN), hanno promosso un’escursione guidata all’Oasi “Laguna del Re” - Manfredonia. L’Oasi, ad oggi gestita dal CSN, si configura come area umida costiera di circa 40 ettari, di recente ripristino ambientale, adiacente alla foce del torrente Candelaro. Il luogo, all’interno di un comprensorio di zone umide e terreni agricoli, possiede un valore naturalistico-ambientale di eccezionale rilievo.

All’escursione hanno partecipato circa 30 visitatori, tra cui alcuni studenti del DAFNE che hanno avuto la possibilità di scoprire la biodiversità del territorio e la suggestione della natura, essendo l’Oasi un mosaico di specchi d’acqua, canali ed aree asciutte.

In particolare, i visitatori hanno ammirato le rigogliose distese di piante erbacee quali fragmiteti e specie alofite (Suaeda spp., Salicornia spp.) in fase di ricostituzione, wild flowers, e specie spontanee eduli, oltre alla notevole biodiversità dell’avifauna; l’Oasi è infatti un pit-stop, utile per sosta di riposo-nutrizione, nidificazione, e/o svernamento, degli uccelli sulle rotte di migrazione tra Europa ed Africa.

Si tratta di un processo di rigenerazione del territorio basato sull’equilibrio tra un’area naturale, ricreata per la conservazione della biodiversità, ed un contesto produttivo agricolo, grazie all’applicazione di innovazioni tecnologiche in campo agronomico. Queste ultime si configurano sostenibili per preservare il capitale naturale e i servizi ecosistemici. L’Oasi infatti è stata individuata come area di rilevante interesse per una serie di valutazioni sperimentali, basate sull’adozione dei principi agro-ecologici e di agricoltura conservativa, tra cui unità sperimentali di agro-forestazione mediterranea, coltivazione di specie orticole tipiche del territorio, valorizzazione della specie spontanee, anche alofite, distillazione solare dell'acqua salmastra e suo utilizzo irriguo.

Queste attività sono previste nell’ambito dello Spoke 7 - Integrated models for the development of marginal areas to promote multifunctional production systems enhancing agroecological and socio-economic sustainability - Progetto National Research Centre for Agricultural Technologies (AGRITECH), finanziato dal PNRR.

Durante il percorso, la Dott.ssa Michela Ingaramo, dottoranda del DAFNE-Unifg e Project manager presso il CSN, ha, infatti, mostrato un’attività sperimentale che consiste nella valutazione delle potenzialità di coltivazione di salicornia.

La Dott.ssa Lucia Botticella, research junior per il Progetto AGRITECH, ha, invece, illustrato: le principali caratteristiche morfo-fisiologiche delle alofite; i potenziali impieghi, grazie all’elevato contenuto di composti bioattivi, nel settore alimentare (functional food) e non; la composizione microbica della rizosfera per la selezione di microorganismi resistenti agli stress abiotici.

L’Oasi “Laguna del Re” è attenzionata anche dal Progetto “Biodiversità delle specie orticole pugliesi non da frutto – BiodiverSO VEG” (PSR Puglia 2014-2020, azione 10.2.1 – Progetti per la conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura), che prevede, attraverso una caratterizzazione morfo-qualitativa, la valorizzazione di risorse genetiche autoctone, tra cui le specie alimurgiche.

Con riferimento a tale progetto, il Gruppo di Orticoltura del Dafne-Unifg ha, infine, proposto un laboratorio di riconoscimento botanico delle spontanee eduli ed ha illustrato l’attività in corso di caratterizzazione del profilo biometrico, nutritivo e nutraceutico di cardogna comune, grespino, aspraggina, salicornia e bietola di campagna.