Mi chiamo Floriana Vescera e sono una studentessa dell’Università di Foggia. Ho deciso di scrivere questo articolo per far conoscere a tutti gli studenti e ai futuri studenti diversamente abili, ma non solo, la mia esperienza speciale.
Decisi di iscrivermi all’università nel 2015, dopo qualche anno dal mio diploma e feci il mio ingresso nel mondo accademico con l’iscrizione al corso di laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione.
Mi ero iscritta con qualche remora, con la mente ancora proiettata alla vita liceale, ma già da subito mi sono accorta che la vita accademica, soprattutto quella svolta all’Unifg, era positivamente diversa.
L’università mi ha aperto ad un altro mondo, mi ha concesso di sentirmi libera, di avere un pensiero critico, di svolgere le mie attività come tutti e in modo adeguato al mio essere.
Questo perché non ha spento la mia individualità, la mia persona, ma mi ha permesso di essere parte integrante del sistema, come vuole l’obiettivo pedagogico e che poi, da pedagogista, ho saputo riconoscere.
Durante il percorso di studi mi sono sentita valorizzata e, con la mia grande forza di volontà, sono sempre stata motivata a raggiungere tutti i miei obiettivi e mi sono laureata con il massimo dei voti.
Ho conosciuto e collaborato con tantissimi miei colleghi e ho instaurato anche degli ottimi rapporti con i professori, i quali erano pronti a rispondere a qualsiasi mio dubbio o perplessità.
Il Dipartimento di Studi Umanistici è stata la mia seconda casa e lo è ancora, perché dopo aver conseguito anche la magistrale in Scienze Pedagogiche, ho deciso di iscrivermi ad un nuovo corso di laurea, quello in Scienze e Tecniche Psicologiche.
Durante il mio viaggio universitario ho avuto anche a disposizione dei tutor, che mi hanno guidato nell’approccio allo studio, nel seguire le lezioni e nello svolgere le attività pratiche della vita universitaria.
Anche in questo quindi non sono stata mai lasciata sola e un particolare ringraziamento lo dedico la mia professoressa del cuore, la Prof.ssa Anna Dipace, la quale è stata sempre presente durante il mio percorso di studi, e lo è ancora.
La Prof.ssa Dipace teneva un corso sulle metodologie e l’innovazione didattica e io sono appassionata di tecnologie, soprattutto quelle a scopo didattico, per cui sono stata affascinata da questa disciplina, ed è stata la docente di riferimento della mia tesi di laurea triennale.
Per concludere, vorrei specificare che, come studentessa in carrozzella, non ho mai avuto problemi nello spostarmi all’interno dell’università e vivere questi luoghi mi ha permesso di socializzare molto, di conoscere tante persone, di sentirmi sempre a mio agio, coccolata e a casa, tanto che spesso mi capitava di non voler andare via.