Da un’intuizione della professoressa Giusi Antonia Toto, coordinatrice del centro di ricerca Learning Science hub (LSh) del DISTUM, nasce un nuovo progetto di ricerca dedicato all’inclusione, e in particolare al placement delle persone con disabilità. Partendo dall’idea fondamentale che l’inserimento sociale è alla base di una società democratica ed esemplare, lo scopo di Mission Inclusion è quello di ricercare, rilanciare e promuovere le attività benefiche di organizzazioni che si occupano di integrare giovani e adulti con disabilità all’interno del mercato del lavoro. Per la cattedra di Didattica e Pedagogia speciale dell’Unifg, si tratta di una finalità pedagogica di estrema importanza e significatività. Se da un lato, infatti, il mondo della scuola italiana fa fatica a raggiungere massimi livelli di inclusività e accessibilità, dall’altro anche il meccanismo di integrazione occupazionale, che ha ricadute innegabili sul benessere psico-fisico dell’individuo, presenta ancora numerose falle.
“Siamo intenzionati a raccogliere esperienze positive e diffondere buone pratiche sull’inclusione sociale, affinché si possa instaurare un circolo virtuoso quanto più ampio e d’impatto sul territorio” spiega la professoressa Toto, parlando delle diverse fasi del progetto Mission Inclusion “e per questo stiamo conducendo un tipo di ricerca qualitativa, basata sull’osservazione naturalistica - scendendo cioè direttamente sul campo, dove questi gruppi di persone meravigliose lavorano e si mettono in gioco. Per ogni realtà che andremo a conoscere, realizzeremo un report osservativo, servendoci di un’apposita griglia analitica. In parallelo, collezioneremo le testimonianze dei professionisti e dei volontari, realizzando dei piccoli reportage divulgativi. A conclusione del progetto, i dati e le esperienze raccolte esiteranno in un volume monografico sul tema del placement inclusivo”.
Mission Inclusion parte da Umbertide (PG), dove gli ospiti del Centro socio-riabilitativo educativo “Arcobaleno”, supportati da educatori e operatori della Cooperativa ASAD, animano la Serra comunale, funzionando proprio come una piccola azienda agricola. Si tratta del progetto “Orti felici”, nato dalla sinergia del Comune di Umbertide e dell’USL Umbria 1, sotto la gestione e la titolarità progettuale di quest’ultima e su concessione degli spazi da parte del Comune. Ad accogliere calorosamente il team di ricerca foggiano, erano presenti il direttore del Distretto sanitario Alto Tevere dell’USL Umbria 1, Daniela Felicioni, l’assistente sociale referente dell’area disabilità adulti del Distretto Alto Tevere, Diego Simonetti, la responsabile dei Servizi sociali del Comune di Umbertide, Simonetta Boldrini, la referente territoriale della Cooperativa ASAD, Monica Nanni. Nella prima metà di Giugno, la mission proseguirà a Domodossola, dove opera la Cooperativa sociale “Il Sogno”. Nel frattempo, ulteriori contatti sono stati ingaggiati con l’APS “NumeroZERO” (PG), che realizza percorsi di placement destinati a giovani con autismo, centro diurno di giorno, ristorante inclusivo di notte.
Se fai parte di un’Associazione o Ente solidale che si occupa di pari opportunità, placement per individui con svantaggio sociale o servizi di supporto alle disabilità, puoi candidare il tuo Ente per entrare a far parte della Mission Inclusion del Learning Science hub dell’Unifg, cliccando qui.
Per ulteriori informazioni, visita il sito www.learningsciencehub.unifg.it o scrivi una mail all’indirizzo learningsciencehub@unifg.it