Il 24 agosto 1908 la Gazzetta dello Sport annunciava l'istituzione di una nuova corsa ciclistica a tappe, nota come il Giro d'Italia, che avrebbe debuttato nel maggio dell'anno successivo con partenza da Milano, scelta a più riprese come approdo finale della gara in quanto sede del quotidiano sportivo. L'annuncio, che strappava al Corriere della Sera l'idea di una gara ciclistica su scala nazionale, veniva accompagnato dal bando di un premio in denaro per i partecipanti e per il primo classificato, dell'ammontare di poche migliaia di lire.
A partire dal 1909, quindi, il Giro ha fatto tappa in numerose località italiane, partendo di volta in volta da città diverse, con sospensione della gara solo in alcune occasioni quali gli anni dei due conflitti mondiali e il 2020 quando, a causa della pandemia, viene rinviato ad ottobre.
Altra data storica è il 1931, anno in cui Armando Cougnet, tra gli ideatori del Giro, decise di introdurre per il vincitore della corsa un capo d'abbigliamento come segno immediato di riconoscimento fra i ciclisti. Si trattava della maglia rosa, dello stesso colore delle pagine della Gazzetta dello Sport e ancora oggi simbolo del Giro, scelta forse a imitazione della maglia gialla del Tour de France.
Nell'anno del novantesimo anniversario della maglia, che anno dopo anno si tinge di una sfumatura di colore sempre diversa e mai uguale al passato, il Giro d'Italia partirà da Foggia il prossimo 15 maggio, dal Pronao della Villa Comunale in Piazza Cavour, passando per alcune delle principali vie della città tra le quali Piazza Giordano, Corso Cairoli e via Lucera.
In realtà quello con la città di Foggia è un legame di antica data: il Giro d'Italia fece più volte tappa nel capoluogo danno, come nel 1932 quando un episodio singolare coinvolse il tedesco Hermann Base, detentore della maglia rosa con un netto vantaggio prima della tappa di Foggia. Qui, ripercorrendo l'antico tragitto delle greggi transumanti che tornavano dalla Capitanata, Base forò per ben cinque volte, tanto da far pensare non a semplice sfortuna ma ad un vero e proprio sabotaggio.
Inoltre, alla tappa di Foggia si lega anche il nome di Gino Bartali, noto insieme a Fausto Coppi come uno dei più grandi corridori del ciclismo internazionale: nel 1937, infatti, il Giro passò anche per Foggia e San Severo decretando lo stesso Bartali come primo classificato e vincitore della maglia rosa.
In concomitanza con le riaperture, la partenza del Giro d'Italia da Foggia rappresenta per la cittadinanza una valida occasione per rinnovare il legame con il territorio e riscoprire l'importanza dello sport a contatto con la natura.