Fare rete per valorizzare la genitorialità attraverso la scuola. Intervista alla prof.ssa Anna Grazia Lopez

La rete  di scopo territoriale “Metodologia Pedagogia dei Genitori – Con i nostri occhi”

Intervista alla prof.ssa Anna Grazia Lops
Alessandra Altamura

Nel novembre del 2019 è nata a Foggia la Rete di scopo territoriale “Metodologia Pedagogia dei Genitori – Con i nostri occhi” risultato di una serie di riflessioni condivise tra tutti gli attori coinvolti per promuovere la valorizzazione delle competenze genitoriali e la realizzazione di interventi sinergici atti a migliorare la relazione scuola-famiglia nell’ottica della corresponsabilità educativa.

Professoressa, com’è nata l’idea della Rete?
L’idea nasce dall’esigenza e dalla volontà di mettere in dialogo le principali Istituzioni del territorio che si occupano di educazione, istruzione e formazione per stare al passo con i mutamenti sociali, culturali ed economici attuali al fine di incidere positivamente sulla qualità della vita di chi vive nella nostra città, spesso al centro di episodi di cronaca. In particolare, la Rete – il cui riferimento scientifico-metodologico è la Metodologia Pedagogia dei Genitori implementata dalla prof.ssa Augusta Moletto e dal prof. Riziero Zucchi – punta a un maggior coinvolgimento dei genitori e, dunque, delle famiglie nel progetto formativo e scolastico dei/delle propri/e figli/e e alla valorizzazione di quelle competenze genitoriali, spesso latenti, che emergono, invece, nei gruppi di narrazione, strumento essenziale per favorire la “coscientizzazione” del genitore e la realizzazione di una genitorialità diffusa.
In questa prospettiva, l’Università di Foggia – e in particolare il Dipartimento di Studi Umanistici – ha accolto con entusiasmo la possibilità di entrare a far parte della Rete dal momento che l’adesione ad accordi di questo tipo rappresenta una delle azioni principali che sorreggono la Terza Missione poiché permette di conseguire due obiettivi imprescindibili: l’incremento della responsabilità sociale verso gli/le studenti/studentesse e il territorio e la promozione dello sviluppo culturale

Quali sono gli attori coinvolti nella Rete?
Ad oggi, gli attori coinvolti (oltre all’Università) sono quattordici, ovvero: come enti, il Comune di Foggia e la Biblioteca Magna Capitana; come istituti scolastici, l’Istituto di Istruzione Superiore “C. Poerio” (scuola capofila, Foggia), il IX Circolo Didattico Manzoni-Montessori (Foggia), l’Istituto Comprensivo Statale Da Feltre-Zingarelli (Foggia), l’Istituto di Istruzione Superiore Bonghi-Rosmini (Lucera), l’Istituto Comprensivo Superiore S. Chiara-Pascoli-Altamura (Foggia), l’Istituto Comprensivo De Amicis-Pio XII (Foggia), l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri (Foggia), il Liceo Scientifico Alessandro Volta (Foggia); come associazioni, AlphaBeta, Louis Braille, Amic e I Semi, tutte realtà foggiane. La Rete, inoltre, ha il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

Qual è il ruolo dell’Università?
L’Università ha definito il proprio ruolo in relazione a due funzioni principali: a) azioni di monitoraggio, di supporto organizzativo e divulgativo; b) valorizzazione della Metodologia attraverso la predisposizione di tirocini formativi per le studentesse e gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19). In relazione alle funzioni di monitoraggio, l’Università si impegna a identificare eventuali punti di attenzione per intervenire con azioni di miglioramento mirate e a individuare e definire gli indicatori di qualità per mettere in evidenza gli aspetti più significativi in termini di processi, di risultati e di ricadute pedagogiche della metodologia. È, inoltre, un punto di riferimento per le scuole aderenti che possono condividere e sottoporre all’attenzione dell’Università materiali di studio, criteri e modalità di valutazione delle attività realizzate e, al contempo, hanno la possibilità di condividere questionari (rivolti ai genitori) iniziali o in itinere, o strumenti di rilevazione (es. diario di bordo) in modo da poter effettuare, in maniera interrelata, attività di confronto e di riflessione – sugli esiti ottenuti, se ritenuti significativi – e l’eventuale avvio di obiettivi comuni di miglioramento (cfr. RAV – Miur).
Rispetto alle azioni di supporto organizzativo e divulgativo, invece, si fa promotrice di pubblicazioni e interventi volti a far conoscere e a dar luce alla metodologia. A questo scopo, l’11 e il 12 aprile 2019, presso il Dipartimento di Studi Umanistici, è stato organizzato il convegno “La valorizzazione delle competenze e delle conoscenze educative della famiglia. Metodologia Pedagogia dei Genitori”. Per quanto riguarda i tirocini, è stata offerta la possibilità alle studentesse e agli studenti di conoscere la metodologia e di incontrare la teoria e la pratica del gruppo di narrazione, fondamentale per toccare con mano il circolo virtuoso teoria-prassi-teoria e per imparare a progettare un percorso di “alleanza educativa” tra scuola e famiglia, basato proprio sulla Pedagogia dei Genitori. Ancora, l’esperienza di tirocinio consente di riconoscere le competenze essenziali su cui è necessario lavorare per realizzare una corresponsabilità educativa realmente efficace e proficua per tutti gli attori che la animano (dialogo – comunicazione efficace –, empatia, ascolto, capacità decisionale, problem solving…) e di sperimentare competenze meta-riflessive.

Cosa è stato fatto fino ad oggi?
Di recente, al racconto della Metodologia sono stati dedicati due volumi, editi entrambi dalla casa editrice “Edizioni del Rosone – Franco Marasca” di Foggia: I saperi della genitorialità. La Metodologia Pedagogia dei genitori e I genitori raccontano i figli. Il valore educativo e sociale delle narrazioni, presentati entrambi durante l’ultima edizione di CoEduca (novembre 2022). Continuano anche i corsi di formazione, tenuti dal Prof. Zucchi e dalla prof.ssa De Rosa. La formazione sul territorio foggiano è giunta alla sua terza edizione e, sino ad ora, ha coinvolto 120 destinatari tra dirigenti, insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, genitori, pedagogisti, psicologi ed educatori. Il prossimo 2 febbraio prenderà il via il nuovo corso, erogato online a causa del perdurare della situazione di emergenza sanitaria. Ci sono, poi, diverse idee e altrettanti progetti in via di definizione, azioni e intenzioni che dimostrano il senso di responsabilità, soprattutto verso le famiglie e le nuove generazioni, da parte dell’Università di Foggia.