“Capitale umano e politica di sviluppo rurale”, la docente del DAFNE firma lo studio premiato dalla rivista BAE

L'articolo della docente Unifg, Biagia De Devitiis, ha ricevuto il Best Paper in Bae

Best Paper in BAE
ilaria di lascia

“Human capital and rural development policy: evidence from European FADN regions” è il titolo dell’articolo firmato dalla professoressa Biagia De Devitiis dell’ Università di Foggia, che è stato insignito del prestigioso premio Best Paper in BAE.

La rivista Bio-based and Applied Economics  ( BAE ) si propone, in particolare, di approfondire temi trasversali, recenti ed emergenti che caratterizzano la gestione integrata delle risorse biologiche, le bioindustrie e lo sviluppo sostenibile delle aree rurali e si occupa di fornire un forum per studiosi affermati e giovani ricercatori promettenti.

Lo studio, condotto in collaborazione con i docenti Sergio Destefanis (Universita' di Salerno) Domenico Suppa (Università della Campania "L. Vanvitelli)" e Ornella Wanda Maietta (Università di Napoli Federico II), analizza l'evoluzione e i fattori politici della produttività del capitale umano degli agricoltori nell'agricoltura dell'UE dal 1986 al 2010.  “Sono profondamente onorata e orgogliosa che quest’articolo sia stato insignito del premio Best Paper Bae (edition 2019-2020) – ha dichiarato la prof.ssa De Devitiis - Il lavoro è frutto della stretta collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria dell’Università di Foggia, lUniversità di Napoli Federico II, l’Università di Salerno e l’Università della Campania “L. Vanvitelli”. Tale collaborazione, avviata da diversi anni e relativa anche ad ulteriori tematiche di ricerca, dimostra l’importanza attribuita alla sinergia interuniversitaria. Questo prestigioso riconoscimento conferma, inoltre, che l’eccellenza scientifica della ricerca rappresenta un punto di forza per il Dipartimento DAFNE e per il nostro Ateneo".

Il lavoro analizza la relazione esistente tra le riforme della politica agricola comune (PAC), che si sono susseguite a partire dagli anni ’80, e la produttività del capitale umano in agricoltura, verificando se il maggiore orientamento al mercato della PAC, attuato nel corso delle ultime riforme, abbia aumentato la produttività del capitale umano in agricoltura. L'analisi empirica utilizza i risultati delle aziende agricole provenienti dalla Rete di informazione Contabile Agricola (RICA) e le informazioni, di fonte EUROSTAT, sui livelli di istruzione dei conduttori delle aziende agricole. La produttività del lavoro familiare agricolo per diversi livelli di istruzione (basso, medio e alto) è stata misurata utilizzando i relativi prezzi ombra ottenuti applicando l’analisi DEA-VRS ai dati provenienti dai Risultati Standard della RICA. Successivamente, questi prezzi ombra sono stati associati a indicatori delle misure della PAC e a un indice di produttività totale dei fattori (TFP)di Malmquist.

“La questione esaminata è di rilevante importanza per analizzare la crescita dell'agricoltura, considerato che la crescita della produttività totale dei fattori negli attuali settori agricoli è determinata, prevalentemente, dal capitale umano e da altri input immateriali. I risultati – ha spiegato la docente - evidenziano che un basso accumulo di capitale umano limita la crescita della produttività totale dei fattori nelle regioni dell'UE. È stato anche notato che ci sono ancora differenze significative nella dotazione di capitale umano degli agricoltori nelle regioni dell'UE. Allora ci si è chiesti se la Politica agricola comunitari (PAC), incidendo sugli incentivi all'accumulazione di capitale umano in agricoltura, abbia favorito l'attrazione di questo input nei settori agricoli delle regioni dell'UE.

I risultati indicano che la produttività del capitale umano degli agricoltori tende a crescere per tutte le categorie di lavoro familiare, ma in particolare per quelle con livelli di istruzione medio e alto. Con riferimento alle politiche attuate, abbiamo trovato una solida relazione tra crescita della produttività, prezzi ombra del capitale umano e pagamenti per lo sviluppo rurale. Sussidi disaccoppiati e trasferimenti di conoscenze sono anche associati a una maggiore produttività nel caso di livelli bassi e medi di capitale umano, seppure questa evidenza sia meno pervasiva. L'implicazione politica che traiamo da questi risultati è che i pagamenti per lo sviluppo rurale sono più importanti di altri tipi di pagamenti per migliorare la crescita della produttività totale dei fattori e la produttività del capitale umano. I risultati del nostro studio hanno un'ampia rilevanza politica, perché rendimenti più elevati per il capitale umano possono contribuire a ridurre la fuoriuscita di manodopera dall'agricoltura. Le avverse condizioni economiche causate dalla crisi economica globale hanno rafforzato l’importanza della creazione di posti di lavoro in agricoltura. La recente “Comunicazione sul futuro” della Commissione europea della Politica Agricola Comune (PAC)”, infatti, ha individuato la promozione dell'occupazione nelle zone rurali e l’inserimento di nuove generazioni di agricoltori nel settore agricolo come priorità politiche chiave (Commissione europea2017). Guardando alla PAC post-2020, si può concludere dicendo che la maggiore importanza assunta dalla politica di sviluppo rurale sembra essere la direzione giusta da seguire”.

 

Biagia De Devitiis è Professoressa associata di Economia ed estimo rurale presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE). Titolare degli insegnamenti di Economia di mercato dei prodotti alimentari, Gestione Strategica delle imprese agro-alimentari e Metodologie per le indagini di Mercato. I principali interessi di ricerca riguardano il ruolo del capitale umano nella crescita dell’agricoltura, l’analisi economica della relazione tra alimentazione e salute, la valutazione delle politiche e degli strumenti per la qualità, per la sicurezza alimentare e per l’ambiente, l’analisi della propensione all’innovazione delle imprese agroalimentari e del livello di accettazione di nuovi prodotti da parte del consumatore. Queste tematiche sono state affrontate in numerosi progetti di ricerca locali e nazionali di cui è stata anche coordinatrice e in numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali.