Arte e scienza: l’intreccio possibile insegnato all’Unifg

Art&Science, l'incredibile connubio tra arte e scienza che diventa materia d'insegnamento

Art&science
"Ferning in Nasal Mucus"
Matteo Gelardi and Michele Cassano
Francesca Romana Cicolella

Se vi dicessero che l’interno del vostro naso è un’opera d’arte ci credereste? Probabilmente no, sbagliando. 
La perfezione della scienza, l’incanto generato dall’arte. Due mondi, troppo spesso lontani, che si intrecciano realmente per arrivare a scoprire, conoscere, insegnare e far progredire la ricerca.
Matteo Gelardi, otorinolaringoiatra e docente dell’Università di Foggia, è partito dal suo lavoro per arrivare a creare qualcosa di mai visto prima. 

Prof. Matteo Gelardi
Per Unifgmag lo abbiamo intervistato perché un suo studio è stato pubblicato su “New England Journal of Medicine”, la più importante rivista scientifica esistente. Si tratta di una fotografia, pubblicata infatti nella sezione “Immagini in Medicina Clinica”. “Per un ricercatore arrivare su questa rivista è come vincere un Oscar” ha detto il prof. Gelardi, raccontando di questa foto che è in realtà solo una piccola parte della grandezza dei suoi studi. L’immagine, che a primo impatto può sembrare una tela dipinta, ritrae in realtà l’interno di un naso, nello specifico un muco nasale al microscopio. Quello catturato dalla fotografia è un istante del processo di felcizzazione. “Il muco è pieno di formazioni simili a felci” – spiega il prof Gelardi – “ e sono proprio queste ad impedire ai batteri di penetrare. La felcizzazione è uno dei più importanti meccanismi di difesa delle vie respiratorie e mai era stato visto al microscopio così bene. Questo è il nostro sistema di difesa verso tutto ciò che arriva alle nostre vie respiratorie dall’esterno.”

Quella ripresa nella foto pubblicata è, in buona sostanza, l’immagine del benessere. 

Il docente ha sottolineato come questa ricerca, che calata nell’attuale contesto storico assume un significato ancor più importante, metta in evidenza la bellezza dei nostri sistemi di difesa. Diventa quindi comprensibile per tutti quali siano i meccanismi del nostro corpo che ci consentono di affrontare inquinamento, virus e attacchi esterni di tipo chimico e fisico. Quel che porta valore aggiunto ad uno studio già così importante è, però, la capacità del prof. Gelardi di trasformare la scienza in arte o, meglio, di accostarla all’arte al punto da farne venir fuori la sua naturale declinazione artistica.

Quel che infatti il docente chiede quando ha l’occasione di raccontare dell’immagine con la quale ha ottenuto questa importante pubblicazione è un’interpretazione profana della stessa. “Cosa ci vede? Non le sembra un quadro? Può non crederci, ma lo è diventato.” 
Il prof. Gelardi si occupa di citologia nasale, diagnostica che nasce in Italia proprio nel suo Centro di Rinologia e Citologia nasale, della Clinica Otorinolaringoiatrica del Policlinico Universitario di Foggia, diretta dal Prof. Michele Cassano. La citologia nasale permette di dare il nome a molte patologie che prima venivano definite aspecifiche, idiopatiche o criptogenetiche, termini che, sottolinea Gelardi, “i medici usano quando non sanno cosa dire.” Malattie non ben identificate che quindi assumono forma e nome, contribuendo non poco alla ricerca scientifica e al perfezionamento delle cure per chi soffre di patologie a questo collegate. Il trai d’union tra citologia e arte viene dalla capacità di Gelardi di “stare al microscopio con un occhio all’arte e un orecchio alla musica.” Suonare e dipingere sono state le passioni che hanno portato l’otorinolaringoiatra a scorgere l’impatto artistico delle immagini con le quali si trova ogni giorno a confrontarsi.

“La citologia è morfologia e cromatismo, il passo verso l’arte è immediato e diretto. Ho messo da parte alcune immagini con alto contenuto e impatto artistico e le ho stampate su tele materiche trasformandole in quadri.” Ha detto il professore, raccontando solo il primo step di un percorso di trasmissione della scienza appassionante già così. 
“Poi ho coinvolto mia figlia che è stilista: le immagini sono diventate stampe per abiti ed è nata Fashion Science. Insomma man mano ho capito che la scienza può diventare qualsiasi cosa. Da questa consapevolezza nasce Art & Science.” 

“Art & Science” è uno spettacolo teatrale, va in scena da cinque anni ed è il frutto del genio e di tutte queste intuizioni del prof. Gelardi. Nel format teatrale si mostra concretamente come, in maniera sorprendentemente naturale, la scienza si trasformi in arte visiva, stile e musica. Un complesso musicale, che il prof. Gelardi ha fondato assieme ad altri medici, trasforma in melodia l’ispirazione scientifica. Si chiamano il “Complesso di Golgi”, in onore dello scienziato, medico e accademico Camillo Golgi che, individuando un’importante struttura all’interno della cellula, fu il primo italiano in assoluto a ricevere il premio Nobel. Qualche settimana dopo di lui, quasi a voler sottolineare l’inscindibile legame tra arte e scienza, quella stessa importante nomina andò a Giosuè Carducci.
Lo spettacolo “Art & Science” è quindi il modo in cui, concretamente, la citologia diventa arte. Il suo successo, sottolineato anche da una menzione speciale ricevuta dalla Scuola Normale di Pisa, non passa inosservato anche all’Università di Foggia.

Art & Science, infatti, dal prossimo anno accademico diventa una materia di insegnamento. La proposta, avanzata dal prof. Gelardi e immediatamente approvata dal Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici, porta alla creazione di un percorso formativo da 6 CFU: un insegnamento a scelta sui legami diretti tra scienza e arte. Contaminazione, collegamenti, approfondimento scientifico che creano un filo diretto tra le 7 arti e le discipline scientifiche. Quindi l’architettura si intreccia con la biologia molecolare, la pittura con la citologia, la scultura con la chirurgia estetica, la musica con la matematica, la danza con la psicologia, il cinema con la moda, la poesia con la fisica. 

Diventa ora possibile abbattere barriere e pregiudizi che continuano a vedere la scienza e l’arte come mondi distinti. Con “Art & Science” e l’entusiasmo del prof Gelardi nasce un nuovo filone di formazione e concezione della scienza stessa, che permettere agli umanisti di vedere ogni scoperta scientifica con occhi nuovi e agli scienziati di essere parte integrante e fondamentale del magico mondo dell’arte. Se arte è ricerca di perfezione basta, quindi, guardarsi letteralmente dentro.