All'Unifg il Best Paper 2021

Lo studio Unifg premiato da Food Economy

Studio unifg su food
Francesca Romana Cicolella

“Parents’ trust in food safety and healthiness of children’s diets: A TPB model explaining the role of retailers and government” è il titolo dello studio targato Università di Foggia che ha ricevuto il premio Best Paper 2021 della rivista scientifica Food Economy.
La ricerca è stata condotta dai docenti De Devitiis, Viscecchia, Carfora, Cavallo, Cicia, Del Giudice, Menna, Nardone, e Seccia del DAFNE – Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria – e del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unifg, in collaborazione con docenti dell'Università Federico II e della Cattolica di MIlano. 

“Questo studio” – hanno spiegato i docenti – “parte dal presupposto che l’adozione di sane abitudini alimentari da parte dei bambini sia determinata principalmente dalle scelte dei genitori e dalle loro intenzioni di servire frutta e verdura. Sebbene sia ampiamente noto che il consumo di adeguate quantità di frutta e verdura abbia diversi vantaggi per la salute , ci sono delle problematiche relative alla sicurezza alimentare che possono fungere da barriera nella promozione del consumo di questi prodotti.” 
Lo studio, condotto nel sud Italia dove risulta elevata l’incidenza del fenomeno dell’obesità infantile, ha analizzato le determinanti che spingono i genitori a favorire il consumo di frutta e verdura da parte dei figli tenendo conto che la fiducia in attori che riducono al minimo la presenza di rischi alimentari potrebbe agevolare la comprensione del fenomeno. 
Partendo dal modello della Teoria del Comportamento Pianificato (Ajzen, 1991), si è analizzata la fiducia nei confronti delle istituzioni e dei rivenditori che rappresentano gli attori della catena agroalimentare in grado di rassicurare i genitori sulla sicurezza di questi alimenti. 

“I risultati” – hanno quindi spiegato i ricercatori – “hanno indicato che l'intenzione dei genitori di far consumare ai propri figli frutta e verdura è spiegato prevalentemente dal controllo comportamentale percepito, seguito dall’ atteggiamento. L'alto potere predittivo della controllo comportamentale percepito dei genitori in questo contesto può essere spiegato considerando che ci si aspetta che i genitori controllino la maggior parte del cibo che i bambini consumano. Quindi, la percezione dei genitori di essere competenti nel controllare l'assunzione di frutta e verdura dei propri figli può essere un fattore critico determinante nello sviluppo di abitudini alimentari sane nei bambini. Questo conferma la necessità di fornire ai genitori sessioni di formazione che possano aumentare il loro controllo comportamentale percepito. I risultati evidenziano inoltre che un atteggiamento positivo verso l’offerta di frutta e verdura ai propri bambini influenza le intenzioni dei genitori di offrire loro una quantità adeguata di questi alimenti. Pertanto, le istituzioni sanitarie dovrebbero adottare delle campagne di comunicazione persuasive al fine di favorire un atteggiamento positivo dei genitori verso l’adozione da parte dei bambini di una dieta ricca di frutta e verdura. I risultati, inoltre, hanno evidenziato che la fiducia nei confronti dei rivenditori ha dimostrato di influenzare in maniera statisticamente significativa le intenzioni dei genitori di offrire ai propri figli frutta e verdura, mentre il ruolo della fiducia nelle istituzioni sembra essere trascurabile. Assume quindi rilevanza la vicinanza che intercorre tra i rivenditori e consumatori; tale aspetto ha anche un impatto psicologico, favorendo l’identificazione dei consumatori nei valori dei rivenditori (Schultz et al., 2016). Inoltre, i rivenditori che si mostrano sempre più preoccupati dell'impatto che le loro attività hanno sulla società, riescono ad essere convincenti nei confronti dei consumatori sull’efficacia delle misure adottate in termini di prevenzione del rischio alimentare (Tjärnemo & Södahl, 2015). In sintesi, i risultati del nostro lavoro, suggeriscono che i rivenditori svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare le percezioni dei consumatori, anche con riferimento ai rischi alimentari connessi al cibo mangiato dai bambini.”

Il paper contribuisce a stimolare una riflessione circa la necessità di favorire l’adozione di diete più salutistiche, incentivando l’adozione da parte dei rivenditori di strategie volte e migliorare la trasparenza e a ridurre conseguentemente la percezione del rischio alimentare. Risultati importanti potrebbero essere raggiunti tramite la fattiva collaborazione dei rivenditori, con azioni di comunicazione e informazione, e di policymakers e autorità di regolamentazione.
Il premio si inserisce tra gli importanti risultati raggiunti dalla ricerca dell’Università di Foggia, aumentando l’impatto della stessa sulle terza missione di Ateneo.