Il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia ha stipulato una convenzione con l'Associazione Treno della Memoria, impegnata nel promuovere percorsi sulla memoria e sull'educazione alla cittadinanza attiva. L'associazione ha dato una casa comune a livello nazionale a tutte le realtà locali che dal 2004 realizzano il progetto "Treno della Memoria" e conta, oggi, tre soci fondatori che promuovono il progetto in tutta Italia.
Nel corso degli anni hanno partecipato alle iniziative di Treno della Memoria oltre 60.000 ragazzi e ragazze che hanno attraversato l'Europa per poi restituire nella proprie comunità e ai propri istituti il messaggio di pace e solidarietà di cui l'associazione è promotrice. L'associazione collabora stabilmente con i musei di Auschwitz-Birkenau, Ravensbruck, Sachsenhausen, Terezin, Lidice, Bełzec, di Oskar Schindler,con gli Arolsen Archives, l'Archivio Diaristico Nazionale, con gli Istituti Italiani di Cultura e con diverse università italiane e straniere.
Hanno partecipato al progetto quattordici Regioni e centinaia di istituzioni scolastiche e di comuni in tutta Italia. Ogni anno con il Treno della Memoria partono, inoltre, oltre centocinquanta giovani volontari/ie da tutta Italia.
Dal 2023, quindi, anche l'Università di Foggia, tramite la cattedra di Storia della filosofia medievale del DISTUM partecipa al progetto. Sarà infatti la prof.ssa Alessandra Beccarisi a partire verso Berlino già nella giornata del 6 febbraio. Qui la docente accompagnerà gli studenti nella visita al campo di concentramento di Ravensbruck, il più grande campo di concentramento femminile. Il 9 febbraio si proseguirà verso Cracovia, dive si farà visita al ghetto ebraico e al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
"Ho aderito subito a questa iniziativa sin da quando insegnavo a Unisalento e sono molto felice che ora anche UniFg sia partner ufficiale di questo progetto." - ha sottolineato la prof.ssa Beccarisi - "Con noi ci saranno tanti ragazzi e ragazze di tutta Italia e i volontari del treno della memoria che hanno seguito un percorso di formazione nei giorni precedenti la partenza grazie all’Associazione Terra del Fuoco coordinata da Paolo Paticchio con Natalie e Christal Antonazzo. La memoria è fondamentale per conservare il ricordo degli orrori di cui l’umanità è capace, in modo da evitare che si ripetano in futuro. Con la lenta scomparsa dei testimoni diretti di queste atrocità tocca a noi ricostruire la memoria storica di un passato che non deve essere dimenticato."