Spiegami, per favore, i miei diritti

Settimana dei diritti dei bambini e delle bambine – Dipartimento Studi Umanistici

Mani di bambini colorate di pennarello
Angelica Padalino

Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che ricorre ogni 20 novembre, il Centro di Ricerca e Studio per l’infanzia dell’Università di Foggia, coordinato dalla professoressa Anna Grazia Lopez, ha organizzato la “Settimana dei diritti dei bambini e delle bambine”, una settimana ricca di incontri che dal 20 al 24 novembre si sono svolti presso il Dipartimento di Studi Umanistici. Il programma, articolato in tre momenti, ha preso il via con il seminario di apertura intitolato “Spiegami, per favore, i miei diritti…” durante il quale hanno preso la parola docenti di pedagogia generale che si dedicano in modo particolare all’infanzia, ovvero Silvia Demozzi, dell’università di Bologna, Elena Luciano, dell’università di Parma ed altri esperti del territorio che si occupano di infanzia e di diritti dell’infanzia, come Mariolina Goduto, ex dirigente dell’istituto comprensivo Santa Chiara-Pascoli-Altamura e co-fondatrice e direttrice del MOCA, il museo di arte dei bambini, e Rosanna Matrella, coordinatrice de la Casa dei Bambini di Foggia.

Gli esperti presenti hanno condotto un dialogo che ha raccontato in che modo è possibile fare scuola promuovendo i diritti delle bambine e dei bambini, il tutto coinvolgendo anche studenti e studentesse di alcune scuole secondarie di primo e di secondo grado della città, come l’istituto Foscolo-Gabelli e l’istituto Einaudi, i quali hanno condiviso il loro modo di intendere i diritti.

Il ciclo di incontri è proseguito poi con il secondo appuntamento, un tavolo tecnico sul sistema integrato 0-6 che ha coinvolto i coordinatori e le coordinatrici dei servizi educativi per l’infanzia del territorio. Nei giorni successivi si sono invece svolte le tre giornate dedicate ai laboratori di lettura sul tema dei diritti rivolte ai bambini e alle bambine delle scuole dell’infanzia e primarie della città di Foggia. Durante i tre laboratori i bambini e le bambine coinvolti, a partire dal testo “Io, io… e gli altri?” contenente, tra le tante, anche le illustrazioni di Nicoletta Costa (curatrice del volume), con la guida delle loro docenti e del gruppo di ricerca del Centro per l’Infanzia, hanno potuto riflettere sull’importanza dei diritti ed è stato chiesto loro, infine, di provare a raccontare, a modo loro, almeno un diritto al quale mai avrebbero potuto e voluto rinunciare. Tra quelli più significativi narrati, il diritto di fare una passeggiata e il diritto di avere una sorellina o un fratellino con cui giocare.

Abbiamo rivolto alcune domande alla dottoressa Rossella Caso, ricercatrice presso l’Università di Foggia e membro del Centro di Ricerca e Studio per l’Infanzia. Le è stato chiesto come mai ogni anno è così importante tornare a riflettere sui diritti dell’infanzia, domanda a cui la dottoressa ha risposto dicendoci che:

«Ogni anno, in occasione della ricorrenza della giornata internazionale dei diritti dell'infanzia, per l’Università di Foggia, e in particolare per il Centro di Ricerca e Studio per l’Infanzia, riprendere il tema dei diritti dei bambini e delle bambine, promuoverne la cultura, rappresenta un impegno imprescindibile. Quest'anno, in modo particolare, abbiamo deciso di proporre una riflessione un po' più ampia, che ha coinvolto docenti ed esperti del territorio, ma anche i bambini e le bambine e i ragazzi e le ragazze delle scuole, dall'infanzia alla secondaria di secondo grado: abbiamo provato a ragionare tutti insieme sul significato di un concetto, quello di diritto, appunto, che talvolta si fa fatica ad associare ai più piccoli. Abbiamo provato, ed è questa la cosa a mio avviso più importante, a dare la parola specialmente a loro, ai bambini e alle bambine che hanno frequentato i nostri laboratori: oggi più che mai è fondamentale riconoscere loro il diritto di partecipare e di essere co-costruttori del loro mondo. Noi proviamo a fare questo».

Le abbiamo poi chiesto quali sono, quindi, i diritti dei bambini e delle bambine, per cui la dottoressa ci ha spiegato:

«Il diritto al gioco è il primo, sicuramente il più importante, seguito dal diritto all’istruzione. Mi sono però resa conto, confrontandomi anche con le colleghe intervenute durante il seminario di apertura, che c’è un diritto che spesso noi adulti dimentichiamo perché tendiamo a riempire le agende dei bambini così come sono piene le nostre. È il diritto alla noia, il diritto di fare quello che voglio, di starmene seduto sul divano, il diritto di guardare la tv, ha detto qualcuno dei bambini qui questa mattina quando lo abbiamo stimolato a ragionare su cosa potesse essere per lui qualcosa che non voleva assolutamente che nessuno gli togliesse. Credo che questa sia una risposta e un segnale importante che noi adulti dobbiamo accogliere, per impegnarci a restituire un po’ di tempo all’infanzia».