Foggia, 25 novembre 2022 – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Una riflessione sul 25 novembre 

25 novembre
Silvia D'Oro - Consigliera di Fiducia Unifg
25 novembre

Dal 1999, il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. 
La violenza ha molti volti. E’ fisica, psicologica, economica e costituisce una grave violazione dei diritti umani e della dignità della persona. 

La violenza nel mondo del lavoro è stata definita, per la prima volta, a livello internazionale dalla Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019 e ratificata in Italia con legge 15 gennaio 2021, n. 4. 
La Convenzione prevede che ciascuno Stato membro si impegni ad adottare leggi e regolamenti che definiscano la violenza e le molestie sul lavoro, che prevedano misure efficaci di prevenzione e contrasto e di promozione e attuazione dei principi e dei diritti fondamentali sul lavoro.
La giornata di oggi costituisce occasione di riflessione sulle misure da approntare per promuovere la parità, prevenire e contrastare le discriminazioni, rimuovere ogni ostacolo alla partecipazione paritaria di uomini e donne nel mondo del lavoro e migliorare il benessere organizzativo.

Come Consigliera di Fiducia dell’Università di Foggia esprimo la mia solidarietà a tutte le donne vittime di violenza e sono consapevole che garantire un ambiente di lavoro improntato al benessere di tutto il personale universitario, privo di fattori di discriminazione e di qualsiasi forma di violenza, fisica e psicologica, significa migliorare la produttività e la qualità delle prestazioni e ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali. 

E’ indubbio, infatti, che un dipendente che lavora in modo più tranquillo e meno stressato è un dipendente più efficiente e più immedesimato nella mission dell’ente in cui lavora, con conseguenze positive sia sulla sua salute psicofisica sia in termini di efficienza dell’intero ente.
Per un contrasto efficace alla violenza e alle discriminazioni è chiaro che le norme da sole non sono sufficienti se il sostrato culturale resta pieno di pregiudizi. E’ fondamentale che ci si adoperi per cambiare la cultura e superare concezioni e modelli comportamentali stereotipati che alimentano violenze e discriminazioni. 
Al riguardo, è decisivo contribuire a una maggiore consapevolezza e formazione culturale sui temi della legalità, trasparenza, correttezza, dignità, rispetto reciproco e comunicazione non violenta. E' un impegno che io, nel mio ruolo, sento di dover prendere nella giornata odierna, convinta che l’apporto di ciascuno di noi sia essenziale per la diffusione della cultura del rispetto dell’essere umano in quanto tale. 

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