Il 18 ottobre 2023, con lo sguardo rivolto al futuro, il Learning Science hub - centro di ricerca dell’Università di Foggia coordinato dalla prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale e Delegata rettorale alla Formazione insegnanti e Formazione continua - ha incontrato la comunità accademica e del territorio circostante per ampliare il confronto intorno agli importanti temi di Mission Inclusion, progetto circa le strategie vincenti per accompagnare e favorire l’empowerment delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.
Due gli step principali di una giornata caratterizzata da costruttivi dialoghi di inclusione che hanno visto il coinvolgimento di tutta la provincia di Foggia: in mattinata, nella splendida cornice della Sala “Giustino Fortunato” del Palazzo di Ateneo una Conferenza Stampa inclusiva ha acceso i riflettori sui primi risultati di una ricerca ad oggi un unicum sul territorio nazionale; nel pomeriggio a Lucera, presso il Cineteatro dell’Opera, un evento di disseminazione del progetto ha messo in circolo percorsi sul dopo di noi.
Tante le novità emerse durante la conferenza con la stampa, a partire dal focus del progetto: la ricerca osservativa sul campo presso cooperative e associazioni – disseminate lungo tutto il territorio nazionale - che si occupano di garantire l’occupabilità delle persone con disabilità in sinergia con le scuole, le università, le imprese e i servizi del territorio, con l’obiettivo di rivoluzionare la scuola italiana e costruire una società sempre più accessibile e inclusiva in linea con i disegni ministeriali più recenti. Il dibattito, che ha visto la partecipazione non solo dei relatori ma anche dei presenti tra il pubblico, è stato moderato dal giornalista Gianni Svaldi in dialogo con la prof.ssa Milena Sinigaglia, Prorettrice dell’Università di Foggia, la stessa Prof.ssa Giusi Toto, il Dott. Leonardo Palmisano, scrittore e sociologo, presidente della cooperativa editoriale Radici Future Produzioni, il prof. Luigi Traetta, docente associato di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università di Foggia e coordinatore dei Corsi di Specializzazione per le attività di sostegno (TFA).
“Un tema non scontato, dunque, quello del dopo di noi, un argomento che tocca le corde del cuore di tutta la comunità e che richiede un’attenta riflessione sul ruolo del docente e sulle modalità di azione della stessa Università, chiamata oggi ad uscire dai propri meandri dipartimentali e incontrare le scuole, le imprese, gli enti territoriali e istituzionali tutti, al fine di fare rete e mettere in circolo la bellezza e la cura delle fragilità, una cura a cui da tempo l’Università di Foggia si impegna a dare forma concreta”, così ha dichiarato la prof.ssa Sinigaglia.
“Ovviamente siamo dinanzi ad un tema caldo e spigoloso, specie per il Sud Italia. E’ necessaria una rivoluzione culturale. Appare necessario uscire dalla visione pietistica e spesso stereotipata che caratterizza i più, sensibilizzare le giovani generazioni sul tema e ricalibrare le responsabilità e le prerogative del ruolo del docente, al fine di garantire un dopo di noi ai tanti studenti con Bisogni Educativi Speciali che abitano le nostre scuole” - aggiunge la prof.ssa Toto, vera anima del progetto - “In particolare, è fondamentale promuovere le buone pratiche per una buona formazione dei docenti. Questo si può fare, basta cambiare la narrazione e guardare l’altro come una risorsa libera”.
Dunque, un percorso tutto in salita che deve fare i conti con correnti di pensiero spesso contraddittorie e parametri burocratici spesso limitanti. Ma si intravede una luce in fonda al tunnel che ha i colori della speranza, della sensibilizzazione e della crescita inclusiva di vari settori dalla musica alla cucina, dall’ arte alla letteratura.
Questo è stato solo il lancio di un progetto che nel pomeriggio ha visto protagonista la città di Lucera, candidata capitale della cultura italiana. Non ci può essere, infatti, crescita culturale e giustizia sociale se non si presta la giusta attenzione a tutti e non ci si adopera per la costruzione di un mondo a misura di ciascuno.
È tempo di scrivere una nuova pagina nella storia della nostra società. Per farlo è necessario unire le forze e avviare un dialogo corresponsabile tra gli enti coinvolti. A ragione, il Learning Science hub e la sua coordinatrice, la prof.ssa Toto, hanno deciso di incontrare la comunità di Lucera nel corso di un evento che ha fatto tanto parlare di sé.
In un teatro impreziosito dalla presenza di tanti docenti in formazione, referenti di associazioni e rappresentanti delle istituzioni locali, primo fra tutti il Sindaco, il dott. Giuseppe Pitta, dopo i saluti di apertura del prof. Danilo Leone e della prof.ssa Maria Luisa Marchi, tanti gli ospiti che si sono succeduti sul palco facendo riflettere tutti sull’importanza di una società che sappia unire cultura e inclusione.
Una testimonianza degna di nota e perfettamente in linea con l’azione portata avanti dal progetto si è rivelata quella affidata alla “Locanda del Giullare”, realtà di ristorazione all’interno della quale ragazzi con disabilità hanno la possibilità di mettersi in gioco ed esprimere tutto il loro estro e la propria creatività in piatti d’eccellenza e anche animazione e intrattenimento verso i clienti.
Un primo e fondamentale passo verso una società inclusiva e a misura di ciascuno consiste nella formazione del personale docente. Calzante in tal senso l’intervento di Maria Pia Nicoletta, influencer e insegnante di sostegno, nota ai più come l’insegnante di sostegno, la quale ha ribadito il valore che nella società attuale riveste il docente meglio detto dell’inclusione, chiamato a prendersi cura dei ragazzi affidatigli e a pronunciare quell’I care in riferimento al loro domani, il dopo di Noi appunto.
Sul dopo di noi autonomo interviene anche Paola Giosuè, autrice del romanzo “Autistico a chi?”, il cui intervento ha fatto luce sulla neurodivergenza caratteristica particolare, ma allo stesso tempo bella dello spettro autistico.
Non poteva ovviamente mancare la nota comunicativa di Chicco Donato, conduttore televisivo che sta dedicando un ampio spazio della sua rubrica #caffelatte a LSh dell’Unifg e alle sue iniziative, prima fra tutte Mission Inclusion.
Un progetto concreto, dunque, di cui può dare ragione Leonardo Lecce, in arte Leonardazzi, un giovane appena maggiorenne della nostra provincia con disturbo dello spettro autistico, che da quando aveva 5 anni ha fatto della musica e della batteria la sua forma di comunicazione efficace, scrivendo testi che raccontano di lui e della bellezza della fragilità. Un momento di alta emozione, un vero e proprio showman circondato dai suoi amici della band in grado di catturare l’attenzione di tutti, far cantare l’intero teatro e coinvolgere tutti con la sua grinta e determinazione.
Questo è solo uno dei tanti eventi promossi dal Learning Science hub: https://learningsciencehub.unifg.it