In occasione del 25° anniversario dalla fondazione, l’Università di Foggia ha aperto le celebrazioni inaugurando il Festival della Privacy, un’iniziativa del Dipartimento di Giurisprudenza unica nel suo genere che, con eventi distribuiti lungo l’anno accademico 2024/2025, esplorerà i temi più attuali legati alla protezione dei dati personali e alle sfide poste dalla tecnologia digitale. Fulcro di questo festival è il convegno intitolato “Intelligenza Artificiale e Protezione dei Dati Personali”, tenutosi il 25 e 26 ottobre nell’Aula Magna “Francesco Maria Silla”, che ha visto l’autorevole partecipazione del prof. Pasquale Stanzione, Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.
L’evento ha offerto una rara occasione per discutere apertamente le sfide emergenti nel campo della privacy in un contesto tecnologico che evolve a ritmi vertiginosi, soprattutto per quanto riguarda l’intelligenza artificiale (IA). La partecipazione del Presidente Stanzione ha rappresentato un valore aggiunto, offrendo non solo un’analisi dettagliata dei rischi della profilazione e sorveglianza digitale, ma anche un richiamo all’importanza di un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti fondamentali degli individui.
Nell’attuale era digitale il concetto di privacy si è trasformato. Non si tratta più solo del diritto alla riservatezza, ma di una dimensione più ampia che implica la libertà individuale di gestire i propri dati personali. Internet, intelligenza artificiale e una raccolta di dati senza precedenti costituiscono gli elementi centrali di questa nuova realtà. Pratiche come il web scraping, ad esempio, consentono di raccogliere grandi quantità di informazioni — dalle email ai numeri di telefono — impiegate spesso per addestrare algoritmi complessi, soprattutto nei sistemi di IA generativa. Tuttavia, questo utilizzo comporta anche rischi crescenti di sfruttamento e mercificazione dei dati personali, temi sui quali si sono focalizzati molti interventi.
Il convegno ha esplorato in modo critico questi aspetti, ponendo l’accento sui pericoli che la profilazione di massa e la manipolazione dei dati comportano, così come sulle responsabilità delle istituzioni nel garantire una regolamentazione adeguata.
Il Rettore, prof. Lorenzo Lo Muzio, ha espresso grande soddisfazione per l’avvio del Festival della Privacy e ha ringraziato il prof. Stanzione per il contributo di valore. Con l’autorevolezza e l’esperienza del Presidente Stanzione, il convegno si è rivelato un momento di riflessione unico per la comunità accademica e scientifica. Il Rettore ha anche enfatizzato l’importanza del confronto interdisciplinare come chiave per affrontare le sfide della trasformazione digitale, specialmente in un ambito come la privacy, in cui i confini tra diritto, etica e tecnologia sono sempre più interconnessi.
La ricchezza del programma ha incluso interventi di giuristi, professori universitari ed esperti di IA, che hanno analizzato le complesse problematiche della protezione dei dati in relazione alle tecnologie emergenti. Come ha evidenziato il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, prof. Michele Trimarchi, il convegno è stato pensato per essere un laboratorio di idee, in cui i giovani giuristi, selezionati tramite una call for papers, hanno potuto esprimere le loro opinioni e ricerche. Questa apertura al contributo dei nuovi talenti ha reso il convegno un evento inclusivo e ha favorito un dibattito a più voci sul futuro della privacy.
L’evento non è stato solo un momento di approfondimento per gli addetti ai lavori, ma ha segnato l’avvio di un percorso culturale che coinvolgerà studenti universitari, scuole secondarie e docenti. La delegata rettorale agli Affari generali e riservatezza, prof.ssa Valentina Vincenza Cuocci, promotrice del festival, ha annunciato una serie di iniziative mirate a sensibilizzare tutta la comunità accademica e cittadina. Tra queste, giornate di formazione per i docenti delle scuole, un premio per le migliori tesi di laurea sul tema “Tecnologia e Diritti” e seminari su tecnologia, diritti e intelligenza artificiale. “Il nostro obiettivo è creare una vera e propria cultura della privacy,” ha affermato la prof.ssa Cuocci, “sensibilizzando anche le nuove generazioni a un utilizzo consapevole della tecnologia.”
Il Festival della Privacy dell’Università di Foggia, con il suo convegno inaugurale, ha offerto un’importante occasione per esplorare la complessità della privacy nell’era dell’intelligenza artificiale e della raccolta massiva di dati. Gli interventi del prof. Stanzione e degli altri illustri relatori hanno delineato le sfide da affrontare e le responsabilità future, sottolineando la necessità di un approccio etico e regolamentato alla gestione dei dati personali.
Questa iniziativa testimonia il ruolo attivo dell’Università di Foggia nell’affrontare le grandi questioni del nostro tempo, contribuendo non solo al progresso scientifico, ma anche alla tutela dei diritti fondamentali.