Il progetto SAFETY, coordinato dalla Prof.ssa Gilda Cinnella del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Foggia (UniFg), è stato presentato al convegno della Società Italiana di Simulazione Medica (SIMMED), tenutosi il 13 ottobre 2023 a Genova (Italia).
Il team di UniFg ha organizzato una sessione di workshop all'interno del convegno per dimostrare e condividere alcuni moduli del materiale formativo sviluppato da SAFETY attraverso una sessione teorico-pratica sulla simulazione medica in Medicina d'Urgenza.
In particolare, il workshop ha avuto l'obiettivo di sintetizzare i concetti chiave relativi alla cooperazione Europea per la formazione avanzata in Medicina d'urgenza attraverso la simulazione effettuata nell'ambito del progetto SAFETY e promuoverne i principali risultati presentando alcuni scenari clinici utilizzando un manichino ad alta fedeltà (paziente simulato) e strumenti innovativi.
Questo evento ha coinvolto anche altri due partner SAFETY: l'Università Ludwig Maximilian di Monaco, rappresentata dal Prof. Marc Lazarovici e dalla Dott.ssa Selina Kim, e Laerdal Italia, rappresentata da Novella Callero e Juri Bendini, che hanno fornito contenuti e supporto tecnico.
Il programma del workshop è stato svolto in 60 minuti ed è stato organizzato come segue:
- Presentazione del progetto SAFETY: obiettivi e principali risultati (UniFG)
- Come creare un modulo teorico e uno scenario clinico per la simulazione (UniFG)
- Introduzione ad un caso clinico (LMU)
- Rappresentazione del caso clinico attraverso uno scenario (UniFG – Laerdal)
- Debriefing e interazione con i partecipanti (LMU – UniFG)
Gli obiettivi principali di SAFETY sono stati introdotti dalla Prof.ssa Lucia Mirabella (UniFg). La quale ha spiegato che "il workshop ha attirato più di 20 partecipanti e la maggior parte di loro era interessata al progetto e a come poter essere coinvolti".
In particolare, i partecipanti hanno espresso il loro interesse ad avere accesso al materiale formativo sviluppato con casi e scenari clinici.
“Utilizzare casi pratici, proporre tecniche essenziali per organizzare e gestire uno scenario clinico in simulazione, coinvolgere attivamente i partecipanti in gruppi di lavoro, organizzare una sessione di debriefing, si è rivelato un approccio vincente”, è quanto ha aggiunto la Prof.ssa Mirabella.
Il Prof. Lazarovici, responsabile dei contenuti del workshop, tra i casi sviluppati da SAFETY ha proposto di simulare l'ipoglicemia come scenario clinico utilizzando un paziente adulto simulato fornito da Laerdal.
Durante la simulazione del workshop, il Prof. Lazarovici ha spiegato tutti i principali aspetti e le condizioni da considerare in tale caso clinico, coinvolgendo i partecipanti dallo scenario al debriefing per fornire loro nuove competenze trasversali e tecniche, insieme a strumenti pratici per chi desidera sviluppare un modulo teorico e impostare uno scenario di simulazione.
Il Prof. Lazarovici ha dichiarato: “La conferenza è stata una grande esperienza – nel complesso, ma anche il nostro workshop, come dimostrato dai partecipanti” perché “c’è un enorme bisogno di insegnare agli studenti la medicina d’urgenza in modo ampio e pratico, e la simulazione può supportare tutto questo”.
Inoltre, Novella Callero è rimasta “colpita dall'interesse dimostrato” dai partecipanti al workshop e auspica che “la piattaforma SAFETY Moodle sia presto accessibile online” per consentire la condivisione delle conoscenze e migliorare la formazione.
Dalla recente esperienza presso l’evento della SIMMED, il Prof. Lazarovici ha condiviso alcune considerazioni: “i moduli teorici di SAFETY sono di grande interesse e con alto potenziale”, e “ i giovani medici lì presenti, avrebbero desiderato un corso del genere durante i loro passati percorsi formativi”.
In conclusione, la Prof.ssa Cinnella ribadisce che “questo risultato di successo spinge tutti i partner di SAFETY ad andare avanti e continuare questa cooperazione, non solo per il raggiungimento degli obiettivi del progetto, ma anche per future iniziative a livello Europeo sulla simulazione e formazione in campo medico”.
(Progetto SAFETY, finanziato nell’ambito del programma: EU Erasmus+ project, Key Action 2 KA2: Cooperation for innovation and the exchange of good practices - Knowledge Alliances - Call: EAC/A02/2019)