Intervista alla prof.ssa Beccarisi, General Editor delle pubblicazioni della Societé Internationale de la Philosophie Médiévale

L'importante nomina fonte di orgoglio per l'Unifg

Beccarisi
Francesca Romana Cicolella

La prof.ssa Alessandra Beccarisi, docente di Storia della filosofia medievale e direttrice del Centro di ricerca interateneo CETEFIL (Centro per l'edizione di testi filosofici medievali e rinascimentali) dell'Università di Foggia, ha ricevuto un'importante nomina: General Editor delle pubblicazioni della Societé Internationale de la Philosophie Médiévale (SIEPM) con sede a Lovanio, in Belgio.

La nomina risulta quindi essere motivo di orgoglio e prestigio per l'Unifg. A parlarne è proprio la docente in un'intervista per Unifgmag.

La Societé Internationale de la Philosophie Médiévale promuove gli studi sulla storia della filosofia medievale a livello internazionale. In cosa consiste la sua nomina all’interno di questa importante istituzione?

Prima di tutto grazie per questa opportunità che mi permette di parlare di un aspetto del mio lavoro di ricerca che trovo molto affascinante. Per la seconda volta consecutiva dal 2017 il Consiglio direttivo della Societé Internationale de la Philosophie Médiévale mi ha nominato General Editor delle pubblicazioni di questa Società.
Si tratta di un incarico prestigioso che segue la direzione del professore Kent Emery Junior professore della Università di Notre Dame in America che ha mantenuto la carica di General Editor per circa 10 anni dal 2006 al 2017.
Essere Editore in capo (General Editor) della Societé Internationale de la Philosophie Médiévale significa, di fatto, gestire la politica culturale di questa importante Società tramite il coordinamento dell’attività editoriale della rivista scientifica Bulletin de philosophie médiévale e della serie Rencontres de philosophie médiévale, pubblicate presso Brepols, una delle case editrici più prestigiose a livello internazionale. Attraverso queste pubblicazioni ogni membro della Società ha l'opportunità di condividere e discutere i risultati della propria ricerca con altri specialisti del proprio settore. Come general Editor ho la possibilità di interagire con colleghe e colleghe di tutto il mondo, dalla Cina all’Argentina, dall’Australia alla Spagna, decidere la linea editoriale delle pubblicazioni della Società, e di avere il polso della ricerca internazionale nel campo della filosofia medievale, un campo ormai molto vasto che copre la produzione filosofica, teologica, letteraria e scientifica di circa 1000 anni di storia. Un lavoro veramente affascinante!

Quali sono i principali compiti della SIEPM e quali le sue prossime azioni?

La SIEPM è stata fondata nel 1958 con l'obiettivo di promuovere lo studio del pensiero medievale. Abbiamo più di 800 membri in 45 paesi diversi in sei continenti. In un contesto internazionale, la SIEPM è la principale società per lo studio della filosofia e della storia intellettuale medievale. Organizza congressi internazionali e promuove lo scambio tra gli studiosi. Inoltre, offre borse di studio per congressi e ricerche a giovani studiosi. Per mettere in contatto gli specialisti di tutto il mondo pubblica il Bulletin de Philosophie Médiévale e la serie Rencontres de Philosophie Médiévale. L'iscrizione è aperta a tutti i ricercatori del pensiero medievale. Attualmente la comunità accademica italiana rappresenta la maggioranza dei membri della SIEPM. La medievistica filosofica italiana, infatti, vanta una nobile tradizione, riconosciuta a livello mondiale, e nel corso degli anni ha espresso ben due Presidenti: Tullio Gregory, purtroppo scomparso lo scorso anno, e Loris Sturlese, entrambi accademici dei Lincei. Tra le prossime azioni della Società vi è quella di sostenere la ricerca dei giovani studiosi, tramite un maggior numero di borse di studio, e quella di incentivare la pubblicazione di lavori scientifici sulle tre grandi tradizioni culturali e linguistiche del Mediterraneo, ovvero la cultura araba, ebraica e bizantina. Gli studi di storia della filosofia medievale, infatti, sono ancora dominati da una visione ‘eurocentrica’, visione che speriamo si possa aprire a nuove prospettive nei prossimi cinque anni.

Cos’è il Bulletin de philosophie médiévale? E cosa sono i Rencontres de philosophie médiévale?

Il Bulletin de Philosophie Médiévale, nato negli anni cinquanta, è una rivista annuale, che pubblica esclusivamente articoli scientifici sottoposti a double blind peer review (revisione tra pari a doppio cieco). Il BPM stato a lungo considerato autorevole nell’ambito degli studi sulla storia della filosofia medievale, il che lo ha reso anche una sede editoriale internazionale fondamentale per l'avanzamento nella carriera accademica. Nel tempo, è diventata una rivista importante per la pubblicazione di testi inediti, la presentazione di nuove ricerche e la discussione di temi innovativi. Il Bulletin de Philosophie Médiévale è da tempo considerata una rivista ad alto impatto in molti Stati. In Italia, ad esempio, è considerata rivista di fascia A ANVUR per le discipline filosofiche e dal 2018 è anche accettata nell'indice Scopus, uno dei principali database internazionali di riviste scientifiche. Ora stiamo lavorando per l'inserimento del Bulletin de Philosophie Médiévale in Web of Science.
La serie Rencontres de philosophie médiévale pubblica fondamentalmente gli atti dei convegni internazionali della SIEPM, ma dal 2018, sotto la mia direzione, si è aperta anche alla pubblicazione di monografie ed edizioni critiche di testi filosofici inediti medievali e rinascimentali.
Negli ultimi cinque anni, sia il Bulletin de Philosophie Médiévale che la serie Rencontres de Philosophie Médiévale hanno confermato il loro ruolo indispensabile come forum di discussione accademica della nostra Società. Questo ruolo si è rafforzato sia in termini di quantità che di qualità. Il Bulletin de Philosophie Médiévale viene distribuito gratuitamente a tutti i membri paganti della Società, rappresentando così anche un prezioso strumento di comunicazione tra i soci.

In che termini la sua nomina apporterà anche un prestigio maggiore all’Università di Foggia e alla sua ricerca?

Come dicevo la mia nomina segue quella di un illustre professore americano, ora in pensione, che ha insegnato presso una delle università più prestigiose d’America, Notre Dame. Un incarico di questa portata è anche una forma di riconoscimento per il lavoro fatto dal centro di ricerca a cui appartengo, il Centro di ricerca per l’edizione di testi filosofici medievali e rinascimentali (CETEFIL), fondato nel 2000 da Loris Sturlese a Lecce, presso l’Università del Salento e ora coordinato da me. Da novembre 2021, con il mio trasferimento dall’Università del Salento all’Università di Foggia, è cambiata anche la sede amministrativa di CETEFIL e di conseguenza, è cambiata la sede editoriale delle pubblicazioni della SIEPM, che dirigo. Questo significa che l’ateneo dauno è diventato uno dei centri della medievistica filosofica a livello mondiale, il che avrà anche un impatto sul livello, già considerevole, della sua ricerca nell’ambito degli studi umanistici. Ricordo che mancava a Foggia una cattedra di Storia della filosofia medievale. La mia speranza è che questa nomina possa essere fattore di attrazione di progetti e finanziamenti internazionali.

Quali sono le tematiche principali dell’ultimo numero della rivista?

Stiamo per chiudere il numero 64 (2022) del Bulletin de philosophie médiévale che quest’anno ospita ben tre edizioni critiche di testi filosofici medievali ancora inediti, ovvero leggibili, sino a questo momento, solo in manoscritti antichi. Abbiamo dato spazio anche a intellettuali più noti come Dante Alighieri e la sua teoria sull’amore, e ad alcuni teologi tedeschi importanti per lo sviluppo della filosofia in Germania come Niccolò Cusano.